Una notizia sconvolgente ha scosso il web. Riguarda le giacenze sui conti correnti bancari e i depositi. Scopriamo cosa c’è di vero
É bastato un semplice screenshot apparso su Facebook a scatenate il panico tra i risparmiatori italiani.
Un post che riporta la data 19 gennaio 2022 recitava il seguente messaggio: “A causa dell’enorme richiesta di contanti derivante dal ritiro dei depositi bancari da parte di numerosi correntisti, su richiesta delle associazioni di categoria, il Governo ha disposto il blocco delle giacenze depositate su tutti i conti correnti bancari di qualsiasi tipologia e/o forme di giacenza finanziaria ad essi assimilabili”. Tale disposizione avrebbe dovuto prendere luogo dal prossimo 4 febbraio. Niente di più falso. Si tratta, infatti, di una fake news bella e buona.
La notizia secondo cui prenderà luogo dal prossimo 4 febbraio il blocco delle giacenze sui conti correnti bancari e depositi è assolutamente infondata.
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In molti si sono allarmati all’idea di non poter più effettuare operazioni di prelievo contante o bonifici dai propri conti verso altri conti di deposito intestati a privati. Era stata scomodato addirittura il prestigioso Telegraph come fonte autorevole della bufala il quale, ovviamente, respinge ogni responsabilità.
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Purtroppo il post su Facebook in cui è riportata l’erronea informazione continua a circolare. Questo mette in evidenza ancora una volta il grave problema delle fake news (notizie fasulle) e come rapidamente riescano a diffondersi in maniera incontrollata e incontrollabile.
Per non cadere nella rete delle bufale on line, sarebbe opportuno affidarsi principalmente al buon senso e chiedersi: “É davvero possibile che questa cosa accada?”. Successivamente non bisogna mai dare per scontata la notizia così per come arriva ma accertarsi della veridicità e dell’affidabilità delle fonti.
Nel caso dell’informazione riportata in quest’articolo riguardo il blocco delle giacenze e depositi bancari, nessuna fonte era stata citata a supporto. Solamente questo avrebbe dovuto far risuonare un campanello d’allarme.