Cambiamenti in arrivo per i pensionati e per chi percepisce una reversibilità. L’attuale tenore di vita detta le regole per fare dei tagli.
Se molti pensionati sono stati messi a rischio con la pandemia ora i superstiti saranno messi a rischio con la reversibilità che spetterebbe loro. I lavoratori passano anni di fatica a versare nelle tasse dello Stato ma a volte questi loro sacrifici vengono poi ricalcolati dalle situazioni in atto.
Infatti per effetto della perequazione le varie quote che devono essere erogate dallo Stato vengono ricalcolate ogni anno. Quindi gli assegni spettanti ai contribuenti che hanno sempre versato la loro quota vengono ricalcolati in base all’inflazione e quindi allo stile di vita.
A seguito della pandemia attualmente l’Italia si trova con un’inflazione alle stelle. Basti pensare al costo delle materie prime, a quello dei carburanti o ai prezzi dell’energia elettrica. Ma non è tutto. Per quanto riguarda la reversibilità che spetta al coniuge questa sarà ricalcolata di volta in volta rispetto anche alla sua soglia reddituale.
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L’entità dell’assegno mensile potrebbe quindi cambiare in base al costo attuale della vita, che attualmente è molto alto. Inoltre se si oltrepassano le soglie reddituali imposte vengono applicate delle riduzioni e quindi chi percepisce assegni di reversibilità lo farà in base al proprio tenore di vita confrontato con la vita attuale.
Si prospettano dunque molti tagli agli assegni sia per quanto riguarda le pensioni che le reversibilità. Sono possibili tagli anche del 50% per coloro che superano di molto la soglia del reddito oltre quale la reversibilità deve essere ricalcolata.
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Sotto tale limite le riduzioni possono calare al 40% ma comunque i tagli saranno drastici. Quindi con l’inflazione in aumento e la pandemia, che sembra ancora soffocare l’Italia, i pensionati e coloro a cui spetta la reversibilità sembra abbiano in molti un reddito abbastanza alto che rende possibili tagli netti sulle loro finanze in entrata.