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Attualità

Reddito di cittadinanza: i nuovi obblighi in caso di inizio attività

Pubblicato da
Ilenia Pesce

Dal nuovo anno sono cambiate alcune cose in merito agli obblighi da avere nel caso in cui si cominci una nuova attività lavorativa.

Obblighi reddito(Pixabay)

 

Chi percepisce il reddito di cittadinanza, se comincia un nuovo lavoro, deve rispettare alcuni
obblighi.

A cominciare da quest’anno, chi percepisce il reddito, se comincia una nuova attività lavorativa, deve
comunicarlo immediatamente. Fino a fine anno 2021, si poteva aspettare il 30esimo giorno
successivo all’inizio dell’attività. Con la nuova legge di Bilancio, le cose cambiano, vediamo perché.

Reddito di cittadinanza: come funziona se si trova un nuovo lavoro?

Redditto di cittadinanza con nuovo lavoro (Pixabay)

Il reddito di cittadinanza non è necessariamente incompatibile con un reddito da lavoro, sia esso
autonomo o subordinato. In compenso, però, la somma che si riceve subisce una riduzione.
Il reddito da lavoro, infatti, si va ad aggiungere al reddito familiare, utilizzato per calcolare
l’integrazione da accreditare.

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È obbligatorio comunicare il “nuovo” reddito, precisamente la somma che viene percepita.
Non bisogna fare altro che compilare il modello SR181 RdC-Com-Esteso, per poi inviarlo all’Inps,
accedendo all’area personale oppure grazie eventualmente all’aiuto del patronato.

Il modello deve essere spedito entro il giorno che precede l’inizio del nuovo lavoro. Nel caso in cui
non dovesse esserci comunicazione all’INPS, ci sarà la decadenza immediata del Reddito e non potrà
essere più fatta domanda entro i 18 mesi successivi. Nel caso di nuclei familiari dove ci sono disabili
gravi o minori, il limite per fare la domanda si riduce a 6 mesi.

Come muoversi

Requisiti reddito cittadinanza(Pixabay)

Nel caso in cui il nuovo lavoro sia subordinato, va indicato il reddito che si andrà a percepire e la data
di avvio

Nel caso in cui si tratti di un’attività da lavoro autonomo, si dovrà rinnovare la comunicazione ogni
tre mesi. Ogni anno, inoltre, si dovrà comunicare il reddito presunto per l’anno successivo a quello
della prima comunicazione (entro il 31 gennaio).

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Non vanno indicati, invece, i redditi che provengono da tirocini, servizio civile e lavoro accessorio.
Generalmente, comunque, il reddito di cittadinanza si calcola andando a sottrare alla soglia minima
(6 mila euro) al reddito annuo, per poi dividere tutto per le dodici mensilità

Ilenia Pesce

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Ilenia Pesce