L’azienda fornitrice di energia elettrica sembra discolparsi ma le indagini sono ormai in atto e le imposte non sembrano ritrattabili.
Nel 2022 preoccupa seriamente l’incremento delle bollette dell’energia elettrica. Sono stati riportati casi eclatanti di costi esagerati per il pagamento della fornitura ma ad oggi c’è un altro aspetto altrettanto preoccupante che riguarda il diretto fornitore.
La preoccupazione deriva dal fatto che la maggior parte dei cittadini sono possono indagare o decidere su cosa è giusto o sbagliato e devono inevitabilmente sottostare alle decisioni dei potenti. A questo proposito si scopre ora che Enel Energia ha subito una denuncia con conseguente sanzione che in qualche modo dovrà pagare.
La vicenda parte direttamente da numerose lamentele di consumatori che hanno destato l’attenzione dell’autorità amministrativa indipendente e autorevole in materia dei reclami effettuati. Ma come in tutte le cose ci sono più aspetti da considerare.
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Sanzioni a Enel Energia da parte di Garante Privacy
Numerose e allarmanti le segnalazioni di trattamento illecito dei dati personali da parte degli utenti a fini di telemarketing. In particolar modo gli utenti hanno lamentato la continua e insistente ricezione di telefonate promozionali indesiderate in nome e per conto di Enel Energia.
Questo ha spinto l’autorità competente in gestione della privacy, Garante Privacy, ad indagare e alla fine a multare di oltre 26 milioni e 500 mila euro il colosso nella distribuzione di energia elettrica. Secondo quanto emerso dalle indagini eseguite del Garante, l’attività di telemarketing nel settore energetico ha registrato un incremento con l’approssimarsi della scadenza per il passaggio dal mercato tutelato dell’energia elettrica e del gas al mercato libero.
Di tutta questa faccenda Enel Energia sembra volersi scagionare affermando di aver sempre agito nel rispetto delle regole e che si tratta di un fenomeno fraudolento dell’esistenza di operatori abusivi. Un fenomeno che va a danno della società stessa in quanto mette a rischio la propria immagine.
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Ma le discolpe sembrano non bastare, infatti oltre alla sanzione di 26.513.977,00 euro, l’Autorità ha ingiunto a Enel Energia di adeguarsi per quanto riguarda l’utilizzo dei dati personali, di implementare ulteriori misure tecniche e organizzative che offrano in particolar modo il diritto di opposizione alle finalità promozionali e di dimostrare poi a Garante Privacy di aver adempito ad ogni dovere.