Denuncia alla polizia, fermata una italiana: cosa ha combinato

Un vecchio adagio afferma che “il crimine non paga mai”. Ed è vero. Una donna l’ha imparato a proprie spese. Cosa ha fatto.

Denuncia alla polizia
Denuncia alla polizia Foto dal web

Una denuncia alla polizia ha portato ad un lieto fine per quanto riguarda un brutto episodio avvenuto a Lucca. Tutto era sorto da una sfortunata circostanza nella quale un uomo aveva subito un furto, con la carta di credito rubata dopo che l’aveva dimenticata nel portadocumenti lasciato nella sua auto.

Fatto sta che chi se ne era impossessato l’aveva utilizzata per le proprie piccole spese. Si tratta di una 42enne, che ha pensato bene di usarla per fare delle spese di piccolo importo, di quelle che non richiedono di inserire il codice pin una volta passata al POS.

Difatti risultano diversi pagamenti per la spesa, per l’acquisto di prodotti da forno e per la colazione al bar. Grazie alla denuncia alla polizia da parte del derubato, un cittadino italiano, è partita una indagine che si è chiusa con l’individuazione della colpevole.

Denuncia alla polizia, fermata la ladra: ha dei precedenti

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La donna è stata riconosciuta anche da un tatuaggio di grosse dimensioni che le ricopriva la schiena. Una cosa che ha giocato in favore delle indagini è che il furto della carta è accaduto a fine estate, a settembre, quando ancora faceva caldo ed è risultato quindi possibile notare questo dettaglio sul corpo della donna.

Dopo la denuncia alla polizia è quindi partita l’attività volta ad individuare i ladri. Le notifiche giunte alla vittima riferivano di spese di piccola entità tutte avvenute di mattina prestissimo.

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La donna fermata dalle forze dell’ordine ha dei precedenti. Anch’ella è di origini italiane ed in passato aveva compiuto dei furti sia a Lucca e dintorni che in altre aree della Toscana. Ed ora giustizia è fatta.

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Si spera che un giusto periodo di detenzione o comunque qualsiasi altro provvedimento giudiziario preso nei confronti di questa persona possa finalmente sortire l’effetto di correggerne la condotta.

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