In tribunale nel 2003 arriva un caso sui generis. Andiamo a scoprire cosa può comportare avere uno scarico rumoroso che disturba i vicini di casa.
Sarà capitato sicuramente almeno una volta nella vita di ritrovarsi in casa e sentire lo sciacquone ad ogni ora del giorno. Ma cosa succede se lo sciacquone diventa troppo rumoroso? A quanto pare, qualcuno ha pensato bene di risolverla a modo suo, portando la questione in tribunale.
Risarcimento per sciacquone rumoroso: com’è cominciato tutto
Qualcuno, nello specifico, avrebbe chiesto un risarcimento visto che lo sciacquone, messo in funzione continuamente di notte, avrebbe intaccato il normale svolgimento delle abitudini quotidiane.
Sorprendentemente la Cassazione ha riconosciuto l’impiccio, emettendo una sentenza che ha condannato i vicini a pagare 500 euro per ogni anno di lesione.
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Tutto è cominciato nel 2003 e, dopo 19 anni dalla presentazione del caso, è venuto fuori che uno sciacquone può diventare un ostacolo allo svolgimento delle attività quotidiane. A porre la questione una coppia di La Spezia che, con tanto di richiesta di risarcimento, hanno accusato quattro fratelli di fare rumori poco tollerabili dovuti ai continui scarichi.
Inizialmente il giudice non ha accettato la richiesta ma, a quanto pare, successivamente la situazione non è migliorata. Proprio per questo, la coppia decide di ricorrere in appello a Genova. In un secondo momento, la perizia utile a capire il livello dei rumori.
Cosa prevede il codice civile
Non c’è alcuna legge sull’uso dello sciacquone ma, nell’articolo 844 del Codice Civile, viene fatto presente che il rumore non deve essere poco tollerabile. In questo caso, il giudice ha dovuto valutare l’entità del rumore, le dimensioni delle pareti e la posizione del bagno. Dalla perizia, poi, è venuto fuori un dato importantissimo: il rumore dello scarico superava di 3 decibel gli standard concessi.
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Lo scarico era posizionato male come fatto presente anche nella perizia: “Il secondo bagno è stato realizzato in una parete adiacente la stanza da letto dell’appartamento confinante ove è posta la testiera del letto”.
La Cassazione, tenuto conto di questi fattori, ha deciso di ricollocare lo sciacquone e di concedere il risarcimento.