L’ex pensione sociale, o assegno sociale, segue un nuovo regolamento dal 1° gennaio 2022: qui trovi gli importi, i limiti e i requisiti aggiornati in base alle ultime normative.
Anche l’assegno sociale nel 2022 ha subito delle variazioni in fatto di importi, requisiti e limiti di reddito entro i quali si può beneficiare della prestazione.
Dal 1° gennaio è aumentato l’importo dell’assegno sociale, così come la soglia di reddito necessaria per poterne usufruire. Questo cambiamento è avvenuto per contrastare la perdita di valore del denaro a causa dell’inflazione.
Ma cosa si intende per assegno sociale? E’ la prestazione assistenziale variabile in base al reddito che viene assegnata a coloro che compiono 67 anni d’età nel 2022 e non hanno raggiunto i requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia, trovandosi in una situazione economica difficile a tal punto da richiedere l’intervento dello Stato.
Stiamo dunque parlando di una forma d’assistenza alternativa alla pensione. Questa prestazione è stata introdotta nel 1996 e garantisce un sostegno mensile per chi, nell’arco della propria vita, non è riuscito a maturare il requisito contributivo richiesto per ottenere la pensione di vecchiaia.
Ovviamente quest’entrata mensile è rivolta a coloro che non possono contare su qualsiasi altra forma di reddito.
Qualora, invece, un altro reddito ci fosse ma non sufficiente per vivere, l’assegno sociale consiste in un’integrazione.
Capiamo quali sono i requisiti e le modalità per richiedere l’assegno sociale nel 2022 e quale importo l’INPS riconosce.
Per avanzare la richiesta dell’assegno sociale 2022, bisogna innanzitutto verificare se si possiedono i requisiti adatti:
Nel corso di quest’anno possono procedere con la domanda per l’assegno sociale tutti i cittadini italiani che non possiedono un reddito superiore a 6.085,30€ annui (o 12.170,60€ se coniugati). La cifra risulta aumentata del 1,7% a partire dal 1° gennaio.
La richiesta può essere avanzata anche da cittadini comunitari ed extra-comunitari con regolare permesso di soggiorno e residenti in Italia da almeno 10 anni.
L’importo erogato nel 2022 per questa forma assistenziale è di 468,10€ per 13 mensilità.
Lo percepiscono per intero i soggetti non coniugati che non possiedono alcun reddito e i soggetti coniugati che abbiano un reddito totale inferiore a 6.085,30€.
Invece, l’aiuto economico verrà percepito in misura ridotta da coloro che hanno un reddito ma in misura inferiore all’assegno annuo e da coloro che sono coniugati ma il reddito familiare è compreso tra l’importo annuo dell’assegno e 12.170,60€.
Che venga percepito per intero o in misura ridotta, questo aiuto statale ha il compito di garantire a ciascuno un’entrata annua di almeno 6.085,30€.
A questo importo base, possono essere aggiunte eventuali maggiorazioni. Ne esistono due tipologie differenti.
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Rientrano nel calcolo del reddito per stabilire chi può godere dell’assegno sociale:
Al contrario, invece, non fanno cumulo:
Qualunque entrata che derivi da prestazioni lavorative, rendite agrarie, fabbricati, pensioni e, in generale, ogni reddito assoggettabile all’IRPEF, concorre alla formazione del reddito utile per il calcolo dei requisiti utili ad ottenere l’assegno sociale ed eventuali maggiorazioni.
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L’assegno sociale è compatibile con il reddito di cittadinanza. Ciò non vuol dire che sia cumulabile: è possibile beneficiare di entrambi, ma il reddito o la pensione di cittadinanza (per i nuclei composti da persone Over 67 o da un Over 67 e altri componenti con grave disabilità) vengono ridimensionati in base all’importo dell’assegno sociale riconosciuto.
Così come è possibile ottenere l’assegno sociale, un cittadino può anche perderlo. L’assegno viene perso quando vengono a mancare i requisiti richiesti.
Nel 2022 la richiesta per l’assegno sociale può essere inoltrata solamente in via telematica.
Possiamo sfruttare il sito web dell’INPS (dove è richiesto un PIN dispositivo, le credenziali SPID, CIE o CNS), chiamare il contact center (803164 gratuito da rete fissa o 06164164 da rete cellulare a pagamento in base alla propria tariffa telefonica) o rivolgersi ad un dipendente del patronato o intermediario dell’INPS.
Tra i documenti necessari, ci sono:
Qualora la richiesta dell’assegno sociale venisse rifiutata, si può inviare un ricorso al Comitato provinciale dell’INPS entro 90 giorni dalla comunicazione del rifiuto.
Non è possibile richiedere arretrati dell’assegno sociale.