A seguito dell’aumento dei prezzi dell’energia il Governo ha deciso di aiutare le famiglie in difficoltà economica attraverso la rateazione delle bollette di luce e gas.
A partire dal mese di ottobre i costi dell’energia elettrica e quelli del gas hanno subito significativi aumenti. Circostanza, questa, che ha comportato numerose difficoltà alle famiglie meno abbienti. Il Governo ha deciso, pertanto, di intervenire destinando dei fondi specifici che consentiranno di corrispondere quanto dovuto per il periodo gennaio-aprile 2022 in dieci rate. Come funziona il sistema di rateazione? Come richiederlo?
Il Governo per fornire una aiuto alle famiglie meno abbienti, a seguito del rincaro dei prezzi dell’energia, ha stanziato specifici fondi che consentiranno – a chi possiede determinati requisiti- di avanzare domanda di rateazione per i consumi tra il gennaio e l’aprile 2022. Sarà possibile, infatti, distribuire gli importi dovuti in 10 rate. Una prima rata pari alla metà, e la restante parte distribuita in parti uguali.
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Tale meccanismo, però, non avverrà automaticamente. Come riferisce Il Giornale, l’autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ha spiegato come funziona.
Qualora non dovessero corrispondersi gli importi dovuti a titolo di utenze per il periodo compreso tra gennaio ed aprile 2022, il fornitore invierà una lettera di messa in mora nella quale sarà obbligato a specificare che l’utente ha la possibilità di rateizzare il dovuto. Quest’ultimo dovrà, quindi, inviare comunicazione nella quale manifesta la sua volontà di voler usufruire dell’opzione.
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Le rate saranno corrisposte seguendo le modalità di fatturazione (ad esempio mensilmente, ogni due mesi). In sintesi in base a quelle che sono le condizioni contrattuali. La rata numero 1 sarà quella più onerosa, dove bisognerà corrispondere la metà del dovuto. La restante parte sarà distribuita sulle rate restanti di pari importo ognuna.
Qualora, però, l’utente dopo aver accettato il piano di rateizzazione non dovesse corrispondere il dovuto e saltare un pagamento decadrà dal beneficio e l’ente fornitore dell’energia potrà staccare l’utenza.