Il costo dell’energia elettrica alle stelle, ma nessuno credeva potesse arrivare a tanto. Il caso incredibile dello chef Carlo Nappo.
L’argomento più quotato, oltre alla pandemia, ultimamente potrebbe essere quello dell’aumento dell’energia elettrica. C’è chi ormai è convinto che stiamo vivendo in un periodo folle e chi con un po’ più di lucidità lo definisce di transizione.
Transizione, infatti ci troviamo in un momento di crisi economica e lavorativa di dimensioni tali che sarà impossibile tornare indietro. I tentativi di fare qualcosa sono volti soltanto a ricucire qualche crepa per l’immediato futuro ma non garantiranno un lungo avvenire, al contrario presto si dovrà tutti pagarne il prezzo.
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Ad aggravare di molto le cose è stata certamente la pandemia che ora si sta ripercuotendo a grandi mazzate in particolar modo sulla ristorazione. Con le attuali limitazioni imposte sempre meno italiani sono disposti ad andare a mangiare fuori o addirittura si guardano bene dall’andarsi a prendere anche solo un caffè al bar. Ma se questo è il problema ora arrivano gli aggravanti.
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La mazzata della bolletta ai ristoratori
La crisi galoppa ormai sull’Italia, i clienti di bar, ristoranti e alberghi sono diminuiti a dismisura, ma ci pensa la bolletta dell’energia elettrica a ridare una bella scossa. Questo è quello che è accaduto in questi giorni a molti ristoratori ed eclatante è il caso del noto chef Carlo Nappo. Questi ha parlato della sua “disavventura” con la bolletta dell’energia elettrica, sfogandosi con il quotidiano veneto Il Gazzettino.
Quando è arrivata a tutti la bolletta dell’energia elettrica ognuno si aspettava di vedere dei rincari, ma la cosa sembra essere sfuggita di mano. Il costo delle utenze per il ristorante Podere dell’Angelo di Pasiano, relative al periodo compreso tra il primo e il 31 dicembre 2021, solitamente si aggiravano intorno a cifre pari a 4.500 euro, ora il costo della bolletta ammonta a ben 10.549 euro.
Lo chef, che oltre al Podere dell’Angelo gestisce a Pordenone il ristorante Alla Catina di piazzetta Cavour, si è trovato a dover pagare tassativamente entro il 24 gennaio una somma pari a quasi il doppio di quella abituale.
Se questo episodio reso noto dal famoso chef è l’esempio di come sta andando l’Italia forse è il momento di fare alcune riflessioni su cosa voglia il nostro Paese. Chiedendoci se è davvero questo il modo in cui vogliamo vivere.