Bancomat crittografici: così viaggiano la droga e i traffici di esseri umani

I bancomat crittografici starebbero diventando uno strumento molto utilizzato dai criminali in particolare per i trafficanti di droga e quelli di essere umani.

Criptovalute
(Tumisu – Pixabay)

Gli ATM crittografici altro non sono che bancomat a mezzo dei quali viene reso possibile effettuare operazioni come in un normale sportello, con l’unica eccezione che il denaro è rappresentato dalle criptovalute.

Secondo un recente rapporto del Government Accountability Office, pare che questi strumenti – però- stiano agevolando le attività criminali di trafficanti di droga ed esseri umani. Un’attività agevolata dal fatto che le transazioni con monete digitali non sarebbero tracciabili né regolamentate.

Bancomat crittografici, agevolano i criminali? L’indagine del GAO

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(A M Hasan Nasim – Pixabay)

Secondo l’indagine condotta dal GAO – riporta la redazione di Tom’s Hardware– sarebbe emerso che alcuni cartelli della droga dell’America Latina, come anche altre organizzazioni, si avvalgano dei bancomat crittografici per effettuare operazioni milionarie senza che ciò faccia scattare l’alert delle Forze di Polizia.

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Questo tipo di ATM, peraltro, non è assoggettato ad alcun tipo di legge né tantomeno è fatto obbligo segnalare dove vengano montati. Elementi che contribuiscono ancora di più a renderli strumenti agevolativi del crimine. Per le forze dell’ordine, quand’anche riuscissero a captare qualsivoglia traccia, incontrerebbero il grande scoglio di non sapere da dove le transazione abbiano avuto origine e dove siano giunte.

L’intervento delle autorità si fece sentire nel 2013, quando venne chiuso uno dei più grandi canali del deepweb di traffico di droga. Tuttavia, questo altro non fece che portare all’apertura di nuove attività, ancor più difficili da scovare. Soprattutto perché iniziarono ad essere impiegate le criptovalute come moneta di pagamento.

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Negli Stati Uniti la lotta contro la moneta digitale per la commissione di reati è serrata. Lo scorso anno le autorità sarebbero riuscite a sequestrare – riferisce Tom’s Hardware– oltre 3 miliardi di dollari, proventi di attività illecite. Di questi, un miliardo era legato alla via della Seta, ossia la via pakistana della droga.

Stando a quanto appreso dal GAO, sarebbe proprio nel traffico di sostanze stupefacenti che le criptovalute verrebbero maggiormente impiegate smuovendo un’ingente quantità di denaro.

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