Banconota presto in disuso: i più coraggiosi diventeranno ricchi

Gli appassionati di collezionismo sanno che alcuni cambiamenti nella storia possono essere fonte di opportunità. Questo è ciò che è accaduto in questi ultimi anni.

Collezione oggetti antichi
Collezione oggetti antichi (Foto da Pixabay)

Succede più di quanto si possa immaginare, ma è difficile stare al passo con tutti i cambiamenti, specie se non si è appassionati. Molte cose che si utilizzano quotidianamente nel tempo perdono di valore o di efficacia e quindi ce ne disfiamo quasi con sollievo.

Non si pensa quasi mai che quello che buttiamo oggi un domani potrebbe essere più raro che mai. Certo si rischia di diventare dei conservatori inguaribili se non si agisce con criterio. Ci sono oggetti che probabilmente non acquisteranno mai valore e altri che invece forse già ne hanno uno e non si sa.

Quindi bisogna essere sempre un po’ esperti del collezionismo per non perdere tempo e non riempire la casa di cianfrusaglie inutili. Certo è che con le monete o le banconote si va un po’ più sul sicuro e con una certa attenzione forse si può mettere da parte un piccolo patrimonio.

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La banconota che sarà presto in disuso

Banconota 500 euro
Banconota 500 euro (Foto da Pixabay)

Di certo non era la banconota più utilizzata dalla maggior parte di noi, ma dal 1° gennaio 2019 la Zecca dello Stato ha smesso di produrla e averla da allora potrà risultare fruttuoso. Si tratta della banconota da 500 euro ritirata dallo Stato per limitare il riciclaggio di denaro sporco.

In questi anni le banconote da 500 euro hanno aumentato di molto il loro valore e in alcuni casi particolari sono arrivate a valere anche centinaia di migliaia di euro. In ogni caso ora sono in vendita sui siti internet a prezzi che variano tra i 700 e i 2.000 euro.

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Il valore massimo è stato raggiunto da una banconota da 500 euro che oltre a non essere più in circolazione presentava anche un errore di conio. Un pezzo più unico che raro ed è stato messo in vendita online al prezzo di ben 400.000 euro.

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