Negli ultimi anni si sente parlare di sicurezza informatica. Andiamo a scoprire nel dettaglio come
tutelare l’utente con sistemi di sicurezza preventivi.
Da tempo si sente parlare di sicurezza informatica, ma non tutti sanno quanto sia importante. La
“cybersecurity” ha un ruolo fondamentale nella protezione di sistemi informatici e apparecchi da
attacchi esterni.
Lo scopo degli attacchi è avere accesso a informazioni e dati sensibili, per poterli eventualmente
modificare, distruggere o utilizzare per poter fare ricatti in denaro o bloccare processi aziendali.
Le minacce informatiche continuano ad essere una realtà attuale. Basti pensare all’attacco hacker
fatto qualche mese fa ai danni della regione Lazio.
Ma non solo. L’anno scorso abbiamo assistito anche all’attacco fatto al Colonial Pipeline negli Stati
Uniti oppure all’attacco hacker ai danni di Facebook, dove sono stati rubati la bellezza di 500 milioni
di profili. Proprio per questo motivo, è previsto entro il 2022 un investimento sulla cybersecurity pari
a 133 miliardi.
Si distinguono tre tipologie di minacce: cybercrimine (quando lo scopo è ricattare economicamente
o interrompere attività specifiche), cyberterrorismo (per diffondere paura tra la popolazione) e
cyberattacchi (per recuperare informazioni, anche per finalità economiche).
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Sicuramente prevenire è sempre meglio che curare. Meglio procedere in modo da evitare l’attacco.
A tal proposito bisogna seguire delle linee guida ben precise: Identifica, Proteggi, Rileva, Rispondi,
Ripristina.
La cosa più importante resta la difesa dell’utente. In questo senso, ci viene in aiuto la crittografia che
ci consente di proteggere i messaggi che vengono inviati, ad esempio, con Whatsapp.
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La crittografia preserva l’autenticità dei messaggi, nascondendoli, e identifica l’identità del
messaggio, formandolo e datandolo. Un altro sistema alleato della sicurezza informatica è
l’autentificazione da parte dell’utente.
In questi casi, viene chiesto all’utente qualcosa di conosciuto
(informazione fornita al momento dell’iscrizione), qualcosa che l’utente possiede e, infine, qualcosa
di fisico (riconoscimento facciale, impronta digitale, ecc).
Esistono anche delle app che consentono all’utente di tenere memoria di tutte le password usate
per i diversi account. Tra le app migliori ci sono LastPass e Bitwarden.