Ebbene, ancora molte attività non lasciano pagare tramite bancomat o carta. Ma a cosa vanno incontro? Queste sono le novità e le multe che riguardano chi non offre il servizio del pagamento con pos.
Buone notizie per i non possessori del pos: è stata rinviata di un anno l’entrata in vigore della normativa che prevede varie multe per le attività che rifiutano il pagamento con carta o bancomat.
Non sono previste per il 2022 sanzioni per gli esercizi commerciali, negozianti e professionisti che non offrono il servizio di pagamento con moneta elettronica. La data fatidica è stata rimandata a gennaio 2023.
Un emendamento del decreto Recovery, convertito in legge a fine dicembre e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre, riporta il cambiamento di data. Le multe resteranno quelle già previste in precedenza: 30 euro a cui va aggiunto anche il 4% del valore della transazione (se un negoziante rifiutasse il pagamento di 50 euro, pagherebbe un importo di 32 euro).
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L’obiettivo è quello di incoraggiare l’uso di carte e bancomat al fine di contrastare l’evasione fiscale.
La legge prevede il pos tanto per esercenti commerciali quanto per professionisti come medici, tassisti o idraulici.
L’obbligo che estende a tutti questo servizio è stato introdotto nel 2012 dal Governo Monti ma non erano previste sanzioni per chi trasgrediva. I clienti a cui veniva rifiutato il pagamento con sistema tacciabile, avevano il diritto di non pagare.
Un ulteriore rinvio del progetto sanzioni per chi rifiuta il pos fa dubitare che realmente entrerà in vigore questa misura.
Ancora non hanno trovato risposte i dubbi di organizzazione, ad esempio riguardo come dimostrare alle forze dell’ordine, da parte del cliente e dell’esercente, che il rifiuto del pagamento è avvenuto solo per un problema di linea e non per volontà del commerciante.
Niente multe per chi rifiuta il pagamento con il pos. Ma c’è un nuovo limite sull’utilizzo del contante: la legge del 1° gennaio
Mentre le normative che regolano i pagamenti con il pos continuano ad essere rimandate, la nuova legge che detta regole sull’utilizzo del contante è entrata in vigore dal 1° gennaio 2022.
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Il tetto massimo è sceso a 1000 euro: tutte le transazioni che superano questa cifra dovranno essere tacciabili.
Questa nuova introduzione era già stata prevista nell’estate del 2020 dal Governo Conte: aveva fatto scendere l’uso del contante ad una soglia di 2000 euro, promettendo di dimezzarla appunto dal 1° gennaio 2022.