Ultimamente non si fa altro che parlare del nuovo assegno unico per i figli. Andiamo a scoprire nel dettaglio di cosa si tratta, quali sono i requisiti e le cifre esatte.
Ultimamente si sente tanto parlare del nuovo assegno unico per i figli che si può ricevere indipendente da quello che è il reddito familiare.
Serve l’Isee, però, per poter calcolare l’importo da ricevere ogni mese dall’Inps che lo accrediterà sul conto corrente indicato in fase di richiesta.
Questa nuova misura del governo va a sostituire non solo le detrazioni fiscali per carichi di famiglia, ma anche l’assegno per il nucleo familiare. Attenzione, dunque, perché, se non si presenta la domanda, si riceverà uno stipendio più basso rispetto a prima.
L’assegno per i figli è previsto anche per i nuovi nati, a partire dal settimo mese di gravidanza.
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I requisiti necessari, invece, per ottenere l’assegno sono i seguenti:
Ma a quanto ammonta l’assegno unico per i figli? La cifra cambia in base al reddito di ogni contribuente, da calcolare secondo l’Isee che è un indicatore della situazione economico di ognuno (ottenuto dal bilancio tra patrimonio e reddito).
È necessario, dunque, prima il rilascio dell’Isee. Esistono comunque delle tabelle standard per farsi un’idea.
Chi ha un Isee uguale, o inferiore, a 15 mila euro, ha diritto ad un importo pari a 175 euro per ogni figlio minorenne (85 euro per ogni figlio tra i 18 e i 20 anni o disabile);
Chi possiede un Isee che superiore ai 15 mila euro avrà diritto ad un assegno di 50 euro (o 25 euro);
Il valore dell’assegno varia dagli 85 ai 15 euro con il progredire dell’Isee da 15 mila a 40 mila euro per ogni figlio successivo al secondo. Nel caso di nuclei familiari dove ci sono 4 o più figli si avrà una maggiorazione di 100 euro mensili.
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L’annullamento dell’assegno avviene al compimento dei 21 anni d’età, fatta eccezione per i figli disabili. In caso di figlio minorenne che non è autosufficiente, poi, si avrà una maggiorazione di 105 euro mensili. In caso di disabilità grave, la maggiorazione ammonta a 95 euro e, infine, a 85 euro per disabilità media. Se il figlio disabile è maggiorenne, fino al compimento dei 21 anni, si avrà una maggiorazione pari a 80 euro mensili.
Maggiorazione anche per le mamme che hanno un’età inferiore a 21 anni. In questo caso, si avranno 20 euro mensili in più, per ogni figlio.
Prevista una somma di 30 euro nel caso in cui entrambi i genitori siano titolati di un reddito da lavoro, con Isee inferiore a 15 euro. Se superiore, invece, si riduce gradualmente fino a scomparire in caso di Isee pari a 40 mila euro.