Quest’anno gli italiani spenderanno per i saldi molto meno rispetto a quanto facevano prima della pandemia da Covid-19, ma sicuramente di più rispetto allo scorso anno.
La tanto attesa stagione dei saldi è iniziata. Ma con quale spirito e soprattutto con quale budget la affronteranno gli italiani? Secondo una stima di Confesercenti sarebbero ben 4 su 10 gli interessati a trovare occasioni, e stando a Confcommercio le intenzioni di spesa in media sarebbero tra i 120-150 euro. In che giro di affari si traduce?
Saldi, l’analisi di Confcommercio e Confesercenti: quanto e come spenderanno gli italiani
Per Confcommercio attorno al mondo dei saldi graviteranno 4,2 miliardi, facendo attestare una crescita di 300 milioni di euro rispetto al 2020. Il comparto commerciale è, quindi, pronto a tirare un sospiro di sollievo, nella speranza che non vengano introdotte stringenti misure sulle chiusure.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Tirocini, stop all’incubo del “lavoro gratis”: la Legge di Bilancio cambia la norma
Stando a quanto riporta Tgcom24, a commentare i dati raccolti Massimo Torti, segretario generale Federmodaitalia Confcommercio. “Rispetto ai saldi del 2020 siamo indietro di 900 milioni di euro, con una spesa media pro capite che dai 111 euro del 2021 passa ai 119 euro di quest’anno”. Un aumento, certo, ma Torti ha tenuto a sottolineare come rispetto al 2020 si sia ancora sotto di 21 euro.
Numeri molto bassi che per il Codacons sarebbero la riprova del fallimento dei saldi invernali con una diminuzione delle vendite del 21%. Una circostanza dettata, sicuramente, anche dall’aumento dei costi della materia energetica. Un rincaro generalizzato che porterà ad una drastica discesa del giro d’affari che nel 2020 aveva raggiunto i 5,2 miliardi di euro.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Assegno Unico, Inps assaltato dalle domande: pagamenti a partire da marzo
Interviene sul tema anche l’Unione Nazionale Consumatori che, però, considerata la categoria tutelata rileva come i commercianti si siano trattenuti nelle scontistiche. I valori attuali non si avvicinerebbero, riporta Tgcom24, assolutamente a quelli registrati prima della pandemia. Di certo la motivazione risiede, ha proseguito l’Unc nella volontà di recuperare i guadagni persi. Secondo una sua analisi, infatti, l’abbassamento dei prezzi sarebbe stato del 19,2% di certo superiore al 18,5% dello scorso anno, ma mai lontanamente accomunabile a quello del 2020 attestatosi al 22,5%.