L’inflazione nel mese di dicembre è salita vertiginosamente toccando valori secondi solo all’agosto del 2008.
L’inflazione in Italia ha toccato percentuali record. Nel mese di dicembre, stando ad un’analisi condotta dall’Istat, si sarebbe registrato un aumento del +3,9%. Valori elevatissimi, secondi soltanto al +4,1% dell’agosto 2008. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, si attesterebbe ad un +0,4% ogni mese.
Nel 2021, l’Istat avrebbe rilevato un aumento dei prezzi al consumo pari al +1,9%. Stando a quanto riporta l’Ansa, l’Istituto di statistica avrebbe rilevato un nuovo aumento della curva rispetto a quella timida flessione del 2020 e di converso aumentando la forbice record che si era avuta nel 2012 con un +3,0%.
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A dettare l’impennata, di certo l’aumento dei beni energetici che a cascata hanno prodotto un incremento anche del costo degli alimenti. Sarebbero proprio i beni alimentari ad aver stravolto il sistema, come anche tutti i beni connessi alla cura della persona e delle abitazioni: ben +2,4% a novembre. Stesso dicasi per i prodotti ad alta frequenza d’acquisto che schizzano ad un +4,0%.
Ma in quanto si traduce l’aumento dell’inflazione al +3,9% per le famiglie? Si parla di una vera batosta che peserà sugli italiani ben 1.198 euro all’anno. Questa, riporta Ansa, la stima del Codacons a margine dell’analisi condotta dall’Istat. Il presidente dell’Associazione a tutela dei consumatori, Carlo Rienzi ha affermato che il Paese si trova in una vera e propria emergenza prezzi che nei prossimi mesi quasi certamente si aggraverà. Per il presidente del Codacons i dati, ad oggi, confermerebbero i timori più volte paventati dalla sua struttura.
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Rienzi, in chiosa, ha affermato che nell’anno appena conclusosi le famiglie hanno dovuto “sborsare” ben 584 euro in più per via dell’aumento dei prezzi. Un quantum che di certo aumenterà all’esito dei rincari dell’energia.
Gli italiani, quindi, nel 2022 potrebbero vedere compromessi i propri consumi a causa del caro-vita registratosi nel 2021.