Secondo un’indagine condotta da Confcooperative, quest’anno gli italiani spenderanno circa 1,7 miliardi di euro per il cenone di Capodanno.
Un altro Capodanno “atipico” quello che il Paese si appresta a vivere per salutare il 2021 e dare il benvenuto al 2022. A causa del quadro epidemiologico e del disastroso aumento dei casi di contagi, il Governo ha optato per una stretta annullando le feste ed intensificando i controlli nei luoghi di movida.
Ma una tradizione è certo non verrà meno: quella del Cenone di Capodanno. La Confcooperative ha stimato quali saranno i costi per la sua preparazione nelle case degli italiani.
Cenone di Capodanno, quanto spenderanno gli italiani
Il Centro studi di Confcooperative, riporta l’Agi, ha rilevato che gli italiani per il cenone di Capodanno spenderanno 1,7 miliardi di euro. Questo quanto emerso da uno studio condotto dall’Associazione secondo cui, vero è un aumento (+8%) rispetto alla spesa dello scorso anno, ma vero è anche che sono ben 400 euro in meno del capodanno prima della pandemia.
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A dettare la crescita rispetto al 2020 le tredicesime che quest’anno sono state di 44 miliardi a fronte dei precedenti 41 miliardi. Stando allo studio, le nuove misure del Governo adottate per frenare i contagi porteranno 3 famiglie su 5 ad allestire un cenone per oltre 10 persone in casa. Ben 6 su 10, invece, aspetteranno insieme la mezzanotte. Mentre, una su 3 avrebbe disdetto le proprie vacanze.
Considerato il frangente, in molti faranno in modo di non effettuare sprechi ed una famiglia su 4 si rivolgerà a ristoranti per preparare la cena e portarla tra le mura domestiche.
Ma cosa si stapperà a mezzanotte? Il Made in Italy pare sia in testa con la bellezza di 60 milioni di bottiglie vendute.
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Nei piatti, l’eccellenza Italiana farà da padrona. In primis il pesce per primi e secondi, a seguire la carne e poi insaccati e uova. Non mancherà, riporta l’Agi citando lo studio di Confcooperative, il carboidrato con pane e pasta rigorosamente a tavola. Come dolci si va sul classico: pandoro e panettoni.
Purtroppo, però, in un quadro così idilliaco non bisogna dimenticare quei 10 milioni di persone che a causa della pandemia sono scivolate sotto la soglia di povertà.
