Legge di Bilancio 2022: diverse le misure previste per i giovani

Nella Legge di Bilancio sono stati approvati numerosi bonus a vantaggio dei più giovani: dagli acquisti immobili alla formazione. Tutto quello che c’è da sapere.

Senato
(Getty Images)

Il Governo, con la Legge di Bilancio 2022, ha cercato di coprire tutte le fasce di popolazione. I giovani non sono stati esclusi, anzi. L’Esecutivo avrebbe introdotto numerose agevolazioni: da quelle per gli acquisti di immobili, a quelle per le giovani madri, per poi passare all’ambito della formazione.

Legge di Bilancio 2022: numerose le misure a vantaggio dei giovani

Il costo di una casa
(Pixabay)

Numerose le misure a vantaggio dei giovani contenute nella legge di Bilancio 2022. Stando a quanto riporta Il Sole 24 Ore, il Governo avrebbe pensato ad ogni sorta di esigenza.

In primis alla detrazione del 20% sugli affitti per i soggetti di età compresa tra i 20 ed i 31 anni con un reddito rientrante nei 15.493,71 euro che nel suo massimo può giungere ad uno sgravio di 2mila euro. Stanziati nuovi fondi per favorire l’occupazione nonché la formazione. Ed ancora dei bonus da erogare a tutte le madri lavoratrici.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Irpef 2022, ci sono agevolazioni di oltre 600 euro per alcuni lavoratori

Con la nuova manovra sarà, poi, prorogato al 31 dicembre 2022 il termine per presentare domanda ed avere accesso al Fondo Garanzia prima casa per poter aderire a tutte le agevolazioni ad essa pertinenti. I requisiti: non aver superato i 36 anni di età e possedere un Isee superiore ai 40mila euro. Prevista anche l’esenzione, per questi soggetti, da tutte le tasse relative al trasferimento di proprietà (ad esempio imposta di bollo).

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Bonus Inail, aumenta l’assegno: a chi toccherà e da quando

Per quanto riguarda l’occupazione e la formazione – riporta Il Sole 24 Ore– nella Legge di Bilancio è stato finanziato un fondo rafforza con a disposizione ben 321,4 milioni di euro per il 2022 e 300 milioni di euro annui a decorrere dal 2023.

Tornando alle madri lavoratrici, per loro in via sperimentale è stata introdotta una decontribuzione del 50% sui contributi previdenziali per coloro le quali lavorano nel privato. Questa riduzione potrà essere operata massimo per un anno calcolata dal momento del rientro sul posto di lavoro e fino alla fine del congedo obbligatorio per maternità.

Gestione cookie