Gli utenti di Facebook, WhatsApp e Instagram sono spesso oggetto di truffe da parte dei malfattori sul web. Mark Zuckerberg e Meta corrono ai ripari
Non è una novità che i truffatori e gli hacker prendano di mira gli utenti di Facebook, WhatsApp e Instagram. L’obiettivo è sempre lo stesso: cercare di rubare dati di accesso alle varie app e dati sensibili.
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Meta, società di proprietà Mark Zuckerberg, nota precedentemente come Facebook Inc., ha dichiarato guerra contro i malfattori e ai loro spregevoli tentativi di phishing.
Meta dichiara guerra ai truffatori sul web: intentata causa
In un post su un blog, Meta ha annunciato di aver intentato una causa federale in un tribunale della California per interrompere i cosiddetti attacchi di phishing, truffe effettuate su Internet.
“Le segnalazioni di reati di questo genere sono aumentate in tutto il settore e stiamo intraprendendo quest’azione per scoprire le identità delle persone dietro i tentativi fraudolenti. Il nostro intento è fermare questa condotta dannosa” – si legge nella dichiarazione.
La procedura dei truffatori, più o meno, è sempre la stessa. Attirano le vittime su un sito web che sembra attendibile (ad esempio quello di una banca o la piattaforma di un social media o un servizio simile) e tramite contenuti falsi ma abilmente progettati, inducono gli utenti a inserire informazioni sensibili come password o indirizzi e-mail.
Meta ha identificato una mole imponente di siti fraudolenti: oltre 39mila. Molte di essi si fingevano pagine di accesso di applicazioni diffusissime come Facebook, Messenger, Instagram e WhatsApp.
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La società di Zuckerberg ha affermato che la causa intentata è un ulteriore passo avanti per proteggere la sicurezza e la privacy degli utenti. Si legge inoltre: “Continueremo a collaborare con hosting online e con i fornitori di servizi per identificare e interrompere gli attacchi di phishing non appena si verificheranno”.
Il consiglio per tutti per scongiurare una truffa? Abilitare l’autenticazione a due fattori sui propri account online.