L’Imu torna a far discutere i cittadini italiani che sono stufi di pagare una tassa dalle cifre esorbitanti. In ballo delle ipotesi per ridurre l’importo
L’Imu è una tassa di tipo patrimoniale che ogni anno torna a farsi sentire a causa del suo importo molto alto. I cittadini che possiedono più abitazioni si trovano a pagare la quota divisa in due parti: una a giugno e l’altra a dicembre.
Poiché ogni anno la cifra si fa sempre più esorbitante, il Governo sta lavorando a delle ipotesi che potrebbero cambiare le carte in tavola e rendere tutto più semplice.
Imu, tutte le ipotesi per una possibile riduzione
Sono diverse le ipotesi di riduzione dell’Isee del 50%, analizziamole insieme:
- immobili concessi in comodato d’uso in modo gratuito a parenti di primo grado, vale a dire genitori e figli e che viene utilizzato come prima casa. Il contratto, però, deve essere registrato;
- L’ufficio tecnico comunale o il proprietario con autocertificazione devono accertare immobili inagibili ed inabitabili. Il documento deve essere presentata al Comune entro il 30 giugno dell’anno successivo. Bisogna dichiarare di essere in possesso di una perizia di un tecnico, che attesti lo stato di inagibilità/inabitabilità. In particolare per quanto riguarda le seconde case, esse rientrano nella categoria delle case inabitabili.
- Chi ha dato in locazione un immobile con contratto a canone concordato, beneficia della riduzione di 1/4. L’IMU sarà ridotto al 25%.
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Per diminuire il fenomeno delle false residenze, sono state adottate delle restrizioni. I comuni terranno conto dei consumi di luce, gas e acqua. In caso tali dati fossero quasi assenti, quella abitazione non verrà considerata prima casa.
Non mancherà la possibilità da parte dell’intestatario di provare che egli abiti nella dimora, ma che per motivi di lavoro o altro risulta essere fuori e consumare poco tra luce, gas e acqua.
Non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti riguardo all’Imu da parte del Governo che non tarderanno ad arrivare e a prendere decisioni personali sulla prima casa. Lo Stato ha un solo obiettivo: limitare tutti quei furbetti che per anni si sono approfittati.