Irpef, chi rientra nella riforma e chi resta fuori

Novità per quanto riguarda l’Irpef, scopriamo insieme tutti gli aspetti che interesseranno i lavoratori e i pensionati. Ecco qual è lo scenario attuale 

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Soldi (Pixabay)

Il Governo sta lavorando ad una riforma fiscale che prevede alcune modifiche sia per l’Imu che per l’Irpef. Un gran fetta di cittadini italiani dovranno seguire delle novità e per certi saranno delle agevolazioni per altri degli svantaggi.

Attualmente il decreto è solo un disegno di legge che dovrà essere presentato nei prossimi giorni, nell’attesa scopriamo quale potrebbe essere il possibile scenario per il 2022.

Irpef, tutte le novità in arrivo

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(Pixabay)

Le categorie a cui interesserà maggiormente la riforma fiscale sono i lavoratori, i pensionati e i giovani. La prima cerchia sarà quella più agevolata e in essa rientrano tutti coloro dipendenti ad un’azienda con un reddito tra i 40 ed i 45 mila euro. Poi ci sono i pensionati con un reddito compreso tra i 50mila ed i 55 mila e a seguire gli autonomi con un reddito tra 60 e 65 mila euro.

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In altre parole, i lavoratori potranno usufruire di uno sconto massimo di 844 euro l’anno; i pensionati potranno risparmiare 146 euro per la fascia di reddito tra 20 e 25mila euro l’anno, 667 euro per la fascia di reddito tra 50 e 55mila euro l’anno.

Ancora una volta i giovani rimarranno fuori dalla riforma. Il motivo è semplice e prevedibile: tale categoria non presenta un reddito che possa corrispondere ad una delle fasce di cui abbiamo parlato.

Infatti, i ragazzi di circa 24 anni possiedono un reddito medio di 16 500 euro e quelli con un’età compresa tra i 25 e i 30 di circa 18 000.

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Quindi, secondo un’analisi dei dati, l’85% dei giovani ha un reddito che rientra nella prima fascia di reddito, sotto i 15mila euro. Dunque potrà usufruire dell’agevolazione solo il 15% dei ragazzi che hanno un reddito compreso tra i 15mila e i 28mila euro. In questo caso la riduzione dell’Irpef sarà del 3%.

Le nuove generazioni sono sempre fuori dal cambiamento e il nostro Paese per certi aspetti resta ancorato al passato senza evolversi, se nella trasformazione non inserisce la categoria protagonista della società.

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