L’Aran avrebbe avanzato una proposta ai sindacati relativamente agli scatti nei contratti degli statali: i fattori determinanti anzianità e merito.
Sarebbe sul tavolo delle trattative la questione rinnovo contratti del settore pubblico. Un momento delicatissimo dove Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) e sindacati stanno cercando di trovare un’intesa, proprio quando Cgil e Uil hanno deciso di indire uno sciopero generale contro la manovra voluta dal premier Draghi.
Il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, starebbe premendo per una rapida risoluzione della questione, diversamente si sarebbe detto deciso a rinviare tutto al prossimo anno. Ma quali sono le richieste?
Contratti Statali, le richieste dell’Aran sul tavolo con i sindacati
L’Aran ha le idee ben chiare per quanto riguarda gli scatti all’interno dei contratti Statali. Stando a quanto riporta la redazione di Leggo, la prima proposta avanzata ai sindacati vedrebbe delle progressioni determinate dal merito nella misura del 40%, e poi dell’anzianità.
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Per un funzionario di III AREA lo scatto dovrebbe consistere in un aumento di 2.200 euro lordi all’anno, mentre per quelli di II AREA di 1.200 euro ed infine per quelli di I AREA si parlerebbe di 800€.
Sempre secondo la proposta, poi, chi per 6 anni non avrebbe ottenuto alcuno scatto dovrebbe avere diritto ad un punteggio ulteriore a prescindere dalla circostanza o meno che abbia ricevuto una valutazione positiva. Chi invece lo scatto lo avesse ottenuto, prima di riceverne un altro dovrà aspettare 3 anni prima che la condizione si riverifichi.
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L’Aran starebbe spingendo anche su un altro aspetto. Nella sua bozza, riferisce Leggo, sarebbe stata inserito anche un meccanismo per semplificare i passaggi di Area che avrebbe quale fine ultimo quello di agevolare le promozioni nel pubblico. L’avanzamento di carriera potrebbe dipendere dalla sola anzianità a prescindere dal titolo di studio. Requisito per passare da prima a seconda fascia sarebbe solo l’aver maturato almeno 8 anni di servizio. Mentre da seconda a terza, gli anni salirebbero a 10.
Con le nuove modifiche, inoltre, si starebbe tentando di introdurre una quarta area, riporta Leggo. Il personale all’interno dovrebbe andarsi ad occupare di tutto il comparto Recovery Plan, un settore di esperti in materia in sintesi. Il loro compenso si stimerebbe sui 60mila euro lordi all’anno.