Entro breve il Paese conoscerà una protesta di piazza di grosse dimensioni. Quali sono i sindacati coinvolti ed i motivi di questo sciopero generale.
Sciopero generale entro brevissimo: l’Italia si prepara ad essere paralizzata da un blocco totale che vedrà come principali protagonisti la Cgil e la Uil. I due sindacati hanno annunciato infatti una giornata di protesta totale per esprimere il proprio dissenso nei confronti della Manovra finanziaria 2022.
Il tutto accadrà a poco più di una settimana di distanza da Natale, giovedì 16 dicembre 2021. Per quella giornata sarà lecito attendersi dei grossi disagi in diversi ambiti. Lo sciopero generale culminerà in una grande protesta a piazza del Popolo, a Roma.
Molti lavoratori iscritti a Cgil e Uil infatti manifesteranno a Roma con un corteo già autorizzato dalla Questura, dopo un sit-in di 8 ore. Altre situazioni analoghe si verificheranno pure in altre città. Questo sciopero generale farà seguito a quello della scuola segnato in calendario per venerdì 10 dicembre.
Sciopero generale, i motivi del dissenso
Dopo il nuovo sciopero della scuola proclamato per venerdì 10 dicembre, anche nei giorni successivi qualche disagio potrà verificarsi. Fortunatamente si tratterà di una protesta che dovrebbe svolgersi nel novero delle norme di sicurezza anti pandemia.
Una buona notizia comunque c’è: considerando i pro ed i contro, i trasporti sono stati esclusi da questo sciopero generale, anche a causa dell’emergenza sanitaria ancora in corso. Ma per quanto riguarda il commercio, la scuola ed anche la viabilità ci saranno diversi problemi annunciati.
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Perché Cigl e Uil protestano? Vediamo più nello specifico. I sindacati alzano la voce contro quelle che a loro dire sarebbero delle mancanze sulla tutela fiscale, scolastica, pensionistica, del rilancio dell’industria, lavorativa. In particolare i giovani e le donne risultano esposti a situazioni di svantaggio e di precariato.
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Ed anche sulla tutela per i lavoratori diversamente abili, Cigl e Uil non sono affatto soddisfatti di quanto previsto dalla Manovra 2022, lamentando uno stanziamento di fondi apposito per questa voce del tutto inadeguato e fin troppo basso.