Il canone Rai 2022 arriva puntuale anche all’inizio del nuovo anno ma presto potrebbe portare qualche spiacevole novità. Pure chi pensa di essere esente dovrà onorare il tributo.
Canone Rai 2022, si prospettano delle novità decisamente poco gradite. La cosa non riguarda in particolare chi già si trova nella condizione di dover pagare quanto tutti gli altri contribuenti che, per un motivo ben specifico, finora erano esentati dal dover onorare questa tassa.
Carlo Fuortes, amministratore delegato della Tv di Stato, ha avanzato la proposta di estendere il canone Rai 2022 od eventualmente con decorrenza a partire dall’anno successivo, il 2023, anche a coloro che non hanno una tv in casa ma che usufruiscono dei servizi forniti dalle app rai. Nello specifico RaiPlay e RaiYoyo Play.
Questo anche nel caso in cui non si possieda alcun tipo di televisore in casa. Perché a conti fatti il canone Rai è una tassa sull’apparecchio televisivo. Ma l’ad è dell’idea che pure chi utilizza le applicazioni ufficiali della Rai dovrebbe pagare per farlo.
Per cui – difficile che ciò possa avvenire già con il canone Rai 2022 – potrebbe essere possibile che onorare tale balzello possa interessare ad una fetta di pubblico più ampia rispetto a quella attuale.
Pure chi non possiede un televisore ma ha smartphone e tablet – oltre che pc – sui quali usufruire delle app Rai ufficiali dovrebbe pagare, secondo Fuortes. Ad ogni modo ci sono anche delle categorie che sono effettivamente esentate dal fornire un tributo.
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Il canone è inserito all’interno della bolletta dell’energia elettrica. Un provvedimento diventato ufficiale nel 2016 e che venne concepito a suo tempo per contrastare l’evasione fiscale sempre più dilagante.
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Oggi ci sono diverse categorie che invece possono godere dell’esenzione. Mentre chi non ha un televisore in casa è tenuto a compilare una apposita dichiarazione attraverso un modulo dedicato.