Superbonus 110%, villette unifamiliari: la novità che tutti stavano aspettando

Il temuto limite ISEE di 25mila euro per le villette unifamiliari – relativamente ai lavori del Superbonus 110%- potrebbe essere cancellato o aumentato.

Villetta
(Michel van der Vegt – Pixabay)

In tanti attendevano la proroga del Superbonus 110%. Per i condomini nessun problema, tutto rimandato al 2023. Ma per le villette unifamiliari si era fatta sempre più strada l’ipotesi dell’inserimento di uno stringente requisito: quello del limite ISEE di 25mila euro.

Oggi, però, qualcosa sarebbe cambiato. È possibile che questo limite venga abbattuto oppure che venga elevato a 40mila euro. A determinare la via da seguire, però, saranno sempre le disponibilità finanziarie messe in campo dal Governo.

Superbonus 110%, villette unifamiliari: eliminazione ISEE o innalzamento soglia

Casa
(Schluesseldienst – Pixabay)

Sono solo ipotesi, ma di certo in grado di far tirare un sospiro di sollievo. Le forze di maggioranza, riporta Il Sole 24 Ore, si sarebbero incontrate per tirare le somme e cercare di dare rapido riscontro alla questione Superbonus 110% connessa alle villette unifamiliari.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Smart working, c’è l’accordo: cosa cambierà finito lo stato emergenziale

L’ipotesi che si fa sempre più strada è quella di eliminare la tanto temuta barriera della soglia ISEE di 25mila euro, o quantomeno portarla a 40mila. Una possibilità che effettivamente il Governo sarebbe disposta a valutare.

Alessandra Sartore, riferisce Il Sole 24 Ore, sottosegretaria all’Economia, ha affermato che a breve si arriverà ad una soluzione condivisa. Intanto oggi il Mef potrebbe già fornire le prime indicazioni sui nuovi parametri.

Il Movimento 5 Stelle premerebbe per l’eliminazione del tetto ISEE e prorogare la fine lavori per le unifamiliare al termine del 2022 e soprattutto contemplare un solo SAL al 30 giugno 2022 al 30%.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>>  Carrefour Francia: vecchi cellulari in cambio di buoni spesa. La lodevole iniziativa che farà bene all’ambiente e alle tasche

Le prerogative per rivedere i piani sui bonus edilizi ci sarebbero tutte, ma attualmente restano ancora da chiarire alcuni punti. In primis, la questione bonus facciate che dal 2022 scenderebbe al 60% piuttosto che rimanere al 90%. Ridiscuterne è possibile, ma il nodo più arduo da sciogliere resta sempre uno: le disponibilità finanziarie. Secondo una stima, riferisce Il Sole 24 Ore, prorogare il bonus facciate al 90% al 30 giugno 2022 costerebbe circa 600 milioni di euro.

Di più facile risoluzione la questione asseverazioni introdotta dal Dl Anti-frodi. Le forze politiche starebbero valutando una mitigazione al fine di renderle non operative in taluni frangenti. Ad esempio, quando si tratta di lavori sotto una determinata soglia economica.

Gestione cookie