Un fondo perduto rivolto a tutte quelle attività che sono rimaste chiuse a seguito di provvedimenti assunti dallo Stato: di cosa si tratta e a quanto ammonta.
A causa della pandemia il comparto economico italiano ha subito un duro colpo. L’Italia, Paese la cui stragrande maggioranza del settore produttivo è rappresentato dalle Piccole e Medie Imprese, è stata dilaniata dalla crisi sistemica e dalle chiusure. Proprio per aiutare gli Imprenditori il Governo ha predisposto diverse misure a sostegno, tra queste anche un contributo a Fondo Perduto rivolto a tutte quelle attività rimaste chiuse a seguito dei provvedimenti di rango statale.
Il contributo a fondo perduto per le attività rimaste chiuse potrà essere richiesto in modalità telematica a far data dal 2 dicembre e sino al 21 dicembre 2021. Questo, riporta Informazione Fiscale, l’iter da seguire per inoltrare l’istanza utilizzando il portale dell’Agenzia delle Entrate stando a quanto stabilito da un suo provvedimento datato 29 novembre.
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Il plafond stanziato è di 140 milioni di euro e sarà erogato in favore di tutte quelle attività che nel 2021 hanno dovuto chiudere saracinesca per 100 giorni nel periodo che va dall’1 gennaio al 25 luglio.
Ulteriore condizione è che chi fa richiesta deve aver aperto Partita Iva prima del 26 maggio 2021 e che a quella data la sua attività risultasse censita all’Anagrafe tributaria con uno degli Ateco presenti nell’allegato al decreto.
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L’ammontare del fondo perduto sarà calcolato in base ai compensi fatturati nell’anno 2019. Fino a 400mila euro, l’importo sarà di 3mila euro; oltre i 400mila di 7.500 euro: oltre 1 milione di euro, invece, si arriverà a 12mila.
Al fondo perduto per le attività chiuse, si affianca quello di maggiorazione per le discoteche così come stabilito dal Decreto Sostegni Bis. Per tale tipologia di attività, si legge nell’articolo 11 del Decreto, sono stati stanziati 20 milioni di euro.
Anche per esso vi sono dei requisiti specifici. La partita Iva deve essere stata aperta prima del 23 luglio 2021 e il codice Ateco prevalente deve essere il 93.29.10. In entrambi i casi, il fondo sarà accreditato sul conto corrente bancario di chi ha presentato istanza.