C’è una particolare tipologia delle vecchie 500 lire che i collezionisti di monete pagherebbero a peso d’oro, qual è e per quale motivo.
500 lire, una moneta particolarmente amata da tanti di noi che ricordano la cara vecchia valuta che aveva preceduto per decenni l’euro. La sua conformazione bimetallica la rendeva un pezzo facilmente riconoscibile.
Poi la 500 lire venne affiancata dalla mille lire in moneta, che pure era costituita dalla unione di due metalli, seppure a parti invertite. Queste le fece perdere questa peculiare esclusività, e poi sono arrivate le correnti monete da uno e due euro a raccoglierne l’eredità in quanto a fattezze.
Sapevate però che alcuni errori di conio hanno fatto si che ci fossero in giro degli esemplari da 500 lire oggi estremamente ricercati dai collezionisti di monete? In diversi sarebbero disposti ad offrire di tutto pur di portarsi a casa uno di questi esemplari.
Gli errori nella fase di fabbricazione alla zecca di Stato hanno spesso e volentieri contrassegnato poche unità – pochissime in alcuni casi – contribuendo a farne aumentare il valore in maniera esponenziale.
Tra questi casi vale la pena menzionare quello delle 500 lire che presentano una vistosa imperfezione nella fase di centratura della fascia metallica esterna. Il circolo dorato risulta fortemente decentrato, creando una stortura compositiva evidente.
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Stortura che è pero valutata la bellezza di quasi tremila euro. Trovarne in giro rappresenterebbe avere un gran bel colpo di fortuna. Ed un altro esempio analogo arriva da alcune monete da un centesimo.
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Disprezzate da tanti e criticate per la loro scomodità, alcuni pezzi da un cents arrivano però a valere quasi quarantacinquemila euro. E questo a causa di un errore in fase di realizzazione che li ha portati ad essere stampati con il materiale destinato a coniare le monete da 10 centesimi. Difatti questi 1 centesimi sono di colore giallo.