Il pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti, è prossima alla scadenza. Quest’anno gli importi sono più elevati, ma quali sono le città più care d’Italia?
La Tari è prossima alla scadenza. Si tratta di un’imposta sui rifiuti il cui ammontare è stabilito a livello regionale, e pertanto la sua esosità varia in base ai luoghi. Purtroppo risulta essere una delle scadenze fiscali più onerose, ma non in tutte le città la situazione sarebbe la medesima.
Tari, tassa sui rifiuti: le città più care d’Italia
La Tari è un’imposta sui rifiuti che varia in base alle città. In tutta Italia si sarebbero registrati degli aumenti ma non dappertutto la situazione si sarebbe rivelata così drastica. Stando a quanto riporta la redazione di Trendonline, Cittadinanzattiva avrebbe registrato tutti i costi che i contribuenti dello Stivale dovrebbero sostenere per la Tari.
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In media ogni famiglia, lo scorso anno, avrebbe versato a titolo di tassa sui rifiuti circa 312 euro. Un aumento di 5 euro rispetto a quanto corrisposto l’anno precedente che si traduce in un +1,5%. Rincaro, però, non ugualmente rilevato in tutto il Paese. Tra le diverse regioni differenti sono stati i rialzi.
Prima di riportare la classifica delle città più care, è bene sottolineare come a determinare l’aumento della Tari sia stato il Dlgs 116/2020. Nel testo, infatti, è stata riscritta la definizione di rifiuto urbano nel cui alveo sono fatti rientrare anche l’indifferenziata. Ciò ha ovviamente inciso su tutta la ripartizione delle spese.
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Alla luce di ciò ed al netto delle attività di raccolta espletate dalle varie regioni, è emerso un quadro delle città ove la Tari risulta essere più onerosa. Al primo posto si attesta Catania dove i contribuenti dovranno corrispondere in media 504 euro, segue Genova con 480 euro e Benevento con 464 euro. Al quarto e quinto posto due città campane, rispettivamente Salerno (464 euro) e Napoli (455 euro). Settima Reggio Calabria con 443 euro a pari merito con Pisa. In coda alla top ten altre due siciliane, Agrigento e Messina (428 e 422 euro) ed infine Andria sempre con 422 euro.
È evidente, quindi, la disparità tra Nord e Mezzogiorno: la maggior parte dei centri più cari a livello di Tari si trovano al Sud.