Dal Cashback al Bonus bancomat. Cos’è e come ottenerlo

Il Cashback non ha portato i risultati sperati e ora il governo tenta un’altra manovra con il Bonus bancomat. Ma ci sono delle differenze.

Incentivi pagamenti carte di credito
Incentivi pagamenti carte di credito (Foto da Pixabay)

Dato che la manovra Cashback, a quanto è risultato, avrebbe agevolato solo persone già abbienti che utilizzavano di frequente i pagamenti telematici, il governo ha mantenuto la parola data tempo fa e ha posto fine a tali incentivi.

Il Cashback era una restituzione del 10% per gli acquisti fatti con carte di credito. Doveva trattarsi però di spese fatte solo presso negozi fisici e non telematici. Se si accettavano le regole si poteva ottenere un rimborso su un tetto massimo di spesa pari a 1.500 euro. Pertanto il valore massimo che veniva rimborsato poteva essere di 150 euro.

La manovra non è risultata efficace ed ora sembra si voglia sostituirla con qualcosa di simile ma che in realtà ha molti dettagli che la rendono differente. Si tratta del Bonus bancomat e come prima grande differenza non è rivolto a tutti i cittadini, come invece avveniva per il Cashback.

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Bonus bancomat, cos’è, a chi è rivolto e come ottenerlo

Agevolazioni dispositivi telematici
Agevolazioni dispositivi telematici (Foto da Pixabay)

Il Bonus bancomat è riservato solo ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professioni. Quindi si rivolge solo ai titolari di Partita Iva che con il loro lavoro cedono beni o erogano servizi a favore dei consumatori.

Quindi il Bonus ha come finalità quella di incentivare l’utilizzo di dispositivi che consentono le transizioni con carta. L’idea è quella di agevolare i commercianti a munirsi di Pos, tramite un credito d’imposta volto all’acquisto o noleggio di tali dispositivi per aumentare il livello di utilizzo delle carte.

Il rimborso può variare dai 160 euro fino a 320 euro per chi è libero professionista e offre la possibilità di effettuare transizioni elettroniche attraverso dispositivi evoluti. I requisiti invece variano a seconda del fatturato dell’impresa da un massimo del 70% di agevolazioni per coloro che fatturano sotto i 200mila euro a un minimo del 10% per coloro il cui fatturato si colloca tra 1 e 5 milioni di euro.

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Per ottenere tale incentivo è sufficiente presentare al proprio commercialista i documenti che possono attestare l’acquisto o il noleggio di questi dispositivi. Per certificare l’operazione avvenuta e presentare i documenti c’è tempo fino al 30 giugno 2022.

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