Il Cashback non ha portato i risultati sperati e ora il governo tenta un’altra manovra con il Bonus bancomat. Ma ci sono delle differenze.
Dato che la manovra Cashback, a quanto è risultato, avrebbe agevolato solo persone già abbienti che utilizzavano di frequente i pagamenti telematici, il governo ha mantenuto la parola data tempo fa e ha posto fine a tali incentivi.
Il Cashback era una restituzione del 10% per gli acquisti fatti con carte di credito. Doveva trattarsi però di spese fatte solo presso negozi fisici e non telematici. Se si accettavano le regole si poteva ottenere un rimborso su un tetto massimo di spesa pari a 1.500 euro. Pertanto il valore massimo che veniva rimborsato poteva essere di 150 euro.
La manovra non è risultata efficace ed ora sembra si voglia sostituirla con qualcosa di simile ma che in realtà ha molti dettagli che la rendono differente. Si tratta del Bonus bancomat e come prima grande differenza non è rivolto a tutti i cittadini, come invece avveniva per il Cashback.
LEGGI ANCHE ->Catturare il PIN all’ATM, il furto dell’algoritmo
Bonus bancomat, cos’è, a chi è rivolto e come ottenerlo
Il Bonus bancomat è riservato solo ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professioni. Quindi si rivolge solo ai titolari di Partita Iva che con il loro lavoro cedono beni o erogano servizi a favore dei consumatori.
Quindi il Bonus ha come finalità quella di incentivare l’utilizzo di dispositivi che consentono le transizioni con carta. L’idea è quella di agevolare i commercianti a munirsi di Pos, tramite un credito d’imposta volto all’acquisto o noleggio di tali dispositivi per aumentare il livello di utilizzo delle carte.
Il rimborso può variare dai 160 euro fino a 320 euro per chi è libero professionista e offre la possibilità di effettuare transizioni elettroniche attraverso dispositivi evoluti. I requisiti invece variano a seconda del fatturato dell’impresa da un massimo del 70% di agevolazioni per coloro che fatturano sotto i 200mila euro a un minimo del 10% per coloro il cui fatturato si colloca tra 1 e 5 milioni di euro.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE ->Prelievi bancomat, dal 2022 costeranno di più. Molti consumatori non sono d’accordo
Per ottenere tale incentivo è sufficiente presentare al proprio commercialista i documenti che possono attestare l’acquisto o il noleggio di questi dispositivi. Per certificare l’operazione avvenuta e presentare i documenti c’è tempo fino al 30 giugno 2022.