Il costo dei libri sembra essere sempre più alto a causa del ribasso dovuto all’era in digitale. Ogni prezzo però ha un valore che il digitale non può offrire.
Anche se ora si va sempre di più verso un’era tecnologica c’è ancora chi preferisce rimanere legato ai piaceri del passato. Stiamo parlando della bellezza di avere tra le mani un testo scritto. Il colore e la consistenza di una copertina di un libro è certamente la prima cosa che ci attrae, seguiti subito inevitabilmente dal titolo.
Poi, mentre si vive l’avventura scritta nel romanzo il nostro cervello percepisce contemporaneamente anche il piacere di avere la carta tra le dita, del suo profumo e il fruscio che si sente a ogni pagina nel silenzio della stanza. Tutte componenti un po’ sottovalutate al giorno d’oggi che invece regalano vita all’oggetto che ci fa sognare restando fermi a leggere.
Tuttavia questo viaggio immersivo nella mente dello scrittore attraverso un testo cartaceo ha un prezzo. A volte ci si stupisce di quanto possa sembrare esagerato e a volte di quanto sia basso. Ma attribuire un prezzo a un libro è un processo che prende in considerazione molti fattori.
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Come si calcola il prezzo di un libro
Come tutti sapranno nel prezzo di un libro deve rientrarci ovviamente il materiale e il lavoro di stampa che serve per realizzarlo, ma non è tutto. Infatti ci sono molti fattori che devono essere considerati per poter avere un margine di sicurezza nel mettere sul mercato un prodotto che non si è mai certi di quanto possa fruttare.
Ponendo l’esempio di un testo semplice da editare e da impaginare potremmo considerare un costo base, per questi due servizi, di 1.000 euro. Ogni copia poi dovrà avere del materiale cartaceo, una copertina e ovviamente la rilegatura, poniamo quindi per una tiratura di 1.000 copie un costo di 1.500 euro.
Sommando ora il lavoro di preparazione del testo (che deve esser fatto anche per le copie vendute solo in digitale) al costo di stampa e dividendo il tutto per il numero di copie che si intende distribuire si otterrà il prezzo di circa 2 euro a copia. Tutti sappiamo che questo non è il prezzo che troviamo nelle librerie. Infatti questo che viene definito prezzo unitario, per essere offerto al mercato, deve essere moltiplicato per un numero che possa garantire guadagni e non perdite.
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Infatti va considerato che di tutte le copie stampate spesso le case editrici considerano di riuscirne a vendere solo il 30% o 40%. In queste percentuali devono rientrare tutte le spese. Allora il prezzo di copertina viene aumentato in base alle prospettive di vendita. Se moltiplichiamo ad esempio il testo per 5 avremo un prezzo medio del libro di 10 euro, che garantirà la sopravvivenza dell’editoria e della lettura.