Il riordino delle Tax Expenditures è ora sotto la lente di ingrandimento a seguito della Riforma Fiscale: a rischio numerose detrazioni.
Purtroppo numerose agevolazioni riconosciute ai contribuenti potrebbero essere definitivamente eliminate. Questo quanto emerge analizzando la Riforma Fiscale che lo scorso ottobre è stata approvata dal Consiglio dei Ministri. Sotto la lente di ingrandimento la revisione delle tax expenditures. A rischio quasi 60 tipi di detrazioni che sono state rilevate essere poco utilizzate dai contribuenti.
Il riordino delle cosiddette Tax Expenditures sono un tema caldissimo al momento, riporta la redazione di Sky Tg24. Secondo quanto stabilito dal Cdm con la riforma fiscale, di tutte le circa 80 agevolazioni di cui i contribuenti potrebbero usufruire in sede di dichiarazione dei redditi, quasi 60 potrebbero definitivamente saltare. Si parla di un taglio netto a quegli sconti o compensazioni che l’utenza si ritrovava utilmente ogni anno al momento della compilazione del 730.
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A poter scomparire, però, non dovrebbero essere quelle maggiormente sfruttate il che rende la notizia meno allarmante. Si pensi alle spese sanitarie la cui detrazione ad oggi si attesta al 19% con una franchigia di 129,11 euro. Così come i contributi previdenziali fino ad un massimo di 5.164,57 euro.
Ad essere a rischio taglio quelle spese meno usuali che di rado i cittadini portano in compensazione. Si pensi alle agevolazioni – riferisce Sky Tg24– per gli asili nido o ancora per le erogazioni alle ASD. Ad usufruirne sarebbe meno dell’1% dei potenziali richiedenti.
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Ma con la nuova riforma fiscale, un grande intervento sarà operato anche alle deduzioni sulla base imponibile nonché alle detrazioni sull’imposta lorda relativa al reddito delle persone fisiche.
Ad oggi queste, però, restano solo ipotesi. Bisogna ricordare, infatti, che i contorni del quadro saranno delineati solo quando opererà l’attuazione della delega, prevista per legge entro 18 mesi dall’entrata in vigore del provvedimento. Ciò significa che bisognerà ancora attendere.
Intanto non pochi sono i timori di quei contribuenti che rappresentano l’1% di cui sopra. Seppur agevolazioni meno utilizzate, lo sono solo in termini quantitativi il che non si traduce in una loro minor utilità.