A poche settimane dalle festività natalizie, da Carrefour arriva una notizia terribile per tanti dipendenti. L’azienda francese si difende.
Carrefour, purtroppo proprio quando manca poco a Natale, fa sapere di avere presentato un piano di licenziamento collettivo in base al quale 769 suoi dipendenti perderanno il lavoro nelle filiali italiane. I sindacati sono subito scesi in campo dichiarando la loro più totale contrarietà alla cosa.
Il timore anzi era che gli esuberi fossero anche maggiori, con 1800 posti considerati in origine a rischio. Già nel corso delle scorse settimane questo piano aveva preso corpo. Fisascat fornisce nel dettaglio dove avverranno i licenziamenti per quanto riguarda Carrefour Italia.
Le regioni interessate sono le seguenti:
- Campania;
- Emilia-Romagna;
- Lazio;
- Liguria;
- Lombardia;
- Piemonte;
- Sardegna;
- Toscana;
- Valle d’Aosta;
Carrefour, il motivo dei licenziamenti
I tagli avranno luogo in 10 cash&carry (168 licenziamenti), 27 ipermercati (261 licenziamenti) e 67 market (313 licenziamenti), oltre a 168 licenziamenti in varie sedi amministrative da nord a sud.
Da parte di Carrefour è arrivata la spiegazione per la quale la crisi economica scaturita con la pandemia nel 2020 ha portato a delle ripercussioni gravi, con un calo di fatturato e di clienti. Contestualmente anche il costo di lavoro è aumentato e purtroppo non sembra esserci altra soluzione per l’azienda.
La quale ora ha intenzione di procedere con quello che essa stessa definisce come un “intervento strutturale per porre una nuova situazione di maggiore equilibrio tra il personale ed i ricavi”. In tutto ciò chiuderanno anche 106 punti vendita.
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Dopo Auchan un altro tracollo per i francesi in Italia
Come detto, i sindacati si sono detti del tutto contrari a questa politica e ribadiscono che, se davvero una azienda intende rilanciare il proprio ambito di affari, non è certo con i licenziamenti che dovrebbe farlo.
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Purtroppo però saranno tanti lavoratori e relative famiglie a pagare, con la situazione che si farà difficile per migliaia e migliaia di persone in tutta Italia. Si conta una perdita di profitti di 800 milioni di euro dal 2015. E dopo Auchan si tratta di un nuovo tracollo di una multinazionale francese del settore nel nostro Paese.