Sempre meno sportelli bancari su tutto il territorio nazionale. Si va verso un futuro privo di contanti e per il momento la situazione si prospetta drammatica.
Si tratta di un fenomeno che ormai va avanti da almeno dieci anni. La chiusura delle filiali bancarie ha portato alla riduzione di circa il 30% degli sportelli automatici. La stima sale a 10 mila unità che sono state chiuse negli ultimi tempi.
Si tratta di una situazione davvero preoccupante e disagevole specie per le categorie più fragili come gli anziani o i disabili che vivono fuori le grandi città. Infatti i primi a scomparire sono stati ovviamente gli sportelli automatici lontani dai grandi centri urbanizzati. Mossa bancaria che ha lasciato sguarniti di filiali non pochi piccoli paesi di cui è composta tutta l’Italia.
L’avvento della rimozione degli sportelli automatici è ormai iniziato da tempo e sembrava cercare di arginare le varie problematiche, ad esempio, ponendo vari punti di ritiro contanti nelle aree di maggior transito come i centri commerciali. Accortezze che hanno trovato impedimento nel continuare a diffondersi con l’arrivo della pandemia che per molte banche ha segnato una svolta decisiva nella chiusura di molte filiali.
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Il futuro degli ATM in Italia
Una recente analisi ha dimostrato che la percentuale dei comuni italiani che sono stati sprovvisti di sportello automatico, tra il 2016 e il 2020, è scesa del 9,2% rispetto al 2015. Questo significa che i piccoli centri abitati che non hanno più la possibilità di prelevare contanti sono ben 2.800.
In merito a tale situazione si è discusso in questi giorni in Parlamento. Dove una deputata della Lega ha esposto argomenti volti a sollecitare la ristabilizzazione di una condizione che permetta a tutti i cittadini di attingere ai propri fondi in contanti. Soprattutto, è stato sottolineato, bisogna provvedere in questa situazione di crisi pandemica dove le persone sono state limitate negli spostamenti.
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Purtroppo anche l’Italia punta ad allinearsi con il resto dell’Europa per quanto riguarda la questione governativa che volge al digitale monetario. Ma il Bel Paese è ancora molto legato agli spostamenti di denaro tramite contanti anche se per gli istituti di credito sta diventando sempre di più un’attività poco remunerativa. Si resta in attesa di un compromesso per entrambe le parti che possa alleggerire una situazione già critica per molti aspetti.