Bonus monopattini: pubblicato il 28 ottobre scorso nella Gazzetta ufficiale dal Ministero dell’Economia. Proroga fino al 2022 e incentivi che possono arrivare a 750 euro
I monopattini elettrici sono mezzi di trasporto che rapidamente sono entrati nella nostra quotidianità: agevoli, comodi, economici ed ecologici sono un toccasana per chi vuole svicolare attraverso il traffico intenso dei centri urbani. Il boom delle vendite e le conseguenti “invasioni” nelle nostre strade hanno fatto sì che il governo regolamentasse il loro uso.
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Con l’approvazione del Decreto Infrastrutture, viene introdotta una velocità limitata di 20km/h nel strade urbane e di 6 km/h nelle zone pedonali, il divieto di sosta sui marciapiedi, la confisca dei monopattini truccati e l’obbligo di frecce e stop. Inoltre, lo scorso 28 Ottobre è stato pubblicato il Decreto del Ministero dell’Economia che prevede agevolazioni grazie al bonus mobilità, spettabile per gli acquirenti mezzi sostenibili come biciclette e, appunto, monopattini. In cosa consiste.
Il governo ha stabilito le norme per accedere al credito di imposta per il quale sono stati stanziati 5 milioni di euro per il bonus mobilità.
L’incentivo può arrivare fino alla cifra di 750 euro da usare entro tre annualità. Tuttavia, non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali e va inserito nella dichiarazione dei redditi entro il 2022.
La manovra interessa coloro che hanno acquistato bici elettriche o monopattini dalla data del 1° agosto fino al 31 dicembre 2020. Sono interessati anche coloro che hanno contratto abbonamenti al trasporto pubblico e servizi di mobilità elettrica in condivisione.
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Per poter ottenere il bonus, i cittadini devono altresì consegnare un veicolo di categoria M1 (cioè un mezzo atto al trasporto di persone) affinché venga rottamato; deve essere intestato all’acquirente da un periodo di almeno 12 mesi o a uno dei familiari conviventi al momento dell’acquisto del suddetto mezzo.
É necessario fare apposita domanda sul sito delle Agenzie delle Entrate entro una data che ancora non è stata ben specificata. Sarà l’Agenzia stessa a stabilire, in un secondo momento, la percentuale del credito d’imposta spettabile a ciascun richiedente. La decisione verrà presa sulla base del rapporto tra le risorse stanziate e le spese complessive indicate nelle domande pervenute.