Continua lo scoraggiamento da parte del governo dell’uso di denaro in contanti. Le novità in arrivo riguardano i bancomat. Ecco cosa cambierà
Al fine di combattere con più forza l’evasione fiscale e i pagamenti in nero, assisteremo a manovre importanti e sempre più frequenti che scoraggeranno l’uso del denaro in contanti, quindi non tracciabile.
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Quella più imminente sarà apportata a partire del 1° Gennaio 2022. Il governo ha imposto un limite ancora più basso rispetto a quello attuale dei pagamenti che si potranno effettuare in cash. Se, infatti, oggi è possibile fare transazioni in contanti per un ammontare di 1999,99 euro, tra poco meno di due mesi scenderà a 999,99 euro. Inoltre, per incentivare operazioni trasparenti, sono state introdotte misure come il cashback o la lotteria degli scontrini. Una novità meno lieta riguarderà i bancomat: brutte notizie agli sportelli ATM.
L’Italia, come la gran parte dei paesi dell’Unione Europea, è schierata in prima linea nella guerra all’uso del denaro in contanti, più applicabile a transazioni illecite. Si prevede che possa scomparire totalmente entro il 2030.
In effetti, gran parte degli scambi monetari possono essere fatti ai giorni nostri tramite home banking, ossia applicazioni scaricabili sui nostri cellulari o semplicemente con carte di credito, bancomat e prepagate. Oltre alla manovre già annunciate, il nostro paese si appresta a sferrare un nuovo attacco che riguarda il prelievo di soldi in cash presso gli sportelli ATM.
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Innanzitutto, saranno presenti fisicamente in numero sempre minore, favorendo le banche che potranno tagliare costi superflui. Inoltre, verà introdotta una SuperTassa.
Già adesso il prelievo di soldi in contanti da uno sportello che non appartenga al proprio istituto bancario vede una commissione fissa maggiorata di 0,50 centesimi di euro. Questo limite potrebbe decadere nel 2022, consentendo a ogni banca di decidere autonomamente il valore della commissione applicabile a ogni prelievo.