Purtroppo è già conclamato come sia avvenuto un notevole aumento della benzina, con i rincari che appaiono esagerati in alcune circostanze.
Aumento della benzina, la cosa è ormai evidente già da un certo tempo ed ora già in alcune parti è possibile assistere al patatrac dello sfondamento della soglia dei 2 euro al litro. Si rischia di tornare alla fine del 2014, quando il prezzo di 1,5 euro al litro di media sembrava un miraggio, pur essendo a sua volta elevato.
Ed ora il Codacons ha fatto sapere che, in occasione del ponte festivo di inizio novembre, da più partì si è visto un aumento della benzina certificato dall’innalzamento a prezzi esorbitanti da parte di più gestori.
I rincari si fanno sentire in maniera pesante sulle tasche degli italiani, già provati dai rincari che hanno riguardato le bollette del gas e dell’erogazione elettrica. Tanto per fare un paragone, il Codacons sottolinea che un anno fa effettuare il pieno di gasolio o di benzina verde costava in media venti euro in meno rispetto a fare la stessa cosa adesso.
Aumento della benzina, il Codacons denuncia: “Situazione ingestibile”
Ora l’aumento della benzina è stimato in 430 euro di spesa ulteriore all’anno. E la situazione non si prefigura per niente rosea nelle prossime settimane. Anche la fine del 2021 dovrebbe confermare questo trend negativo, con esborsi significativi alle pompe da nord a sud in tutta Italia.
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Questo lascia temere ad un crollo dei consumi per quella che sarà la sempre più vicina stagione natalizia. Le ripercussioni sono più che possibili ed il rischio in tal senso è concreto. Difatti occorre considerare che la crisi economica sorta nel 2020 non è ancora svanita.
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A causa degli effetti avuti dalla pandemia sul lato economico e sociale, in tanti versano ancora in situazioni di evidente difficoltà. Ed i rincari vari annunciati in diversi settori – anche in quello alimentare – non contribuiranno a migliorare le cose.