Facebook. La compagnia di Mark Zuckerberg ha di recente cambiato nome. Si appresta a rinunciare a una tecnologia molto diffusa: il riconoscimento facciale. Spiegati i motivi
É notizia freschissima quella che riguarda il cambio di denominazione della compagnia in mano al giovane miliardario Mark Zuckerberg che, durante la conferenza annuale “Connect”, ha rivelato che Facebook Inc. sarà conosciuta d’ora in poi come Meta.
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Non è quindi il nome del popolare social network a essere stato stravolto, esso rimarrà immutato. Bensì è l’azienda da cui dipendono ancheInstagram, WhatsApp e Oculus Rift a subire una modifica nella denominazione per sottolineare la volontà del CEO di non essere conosciuto solamente come proprietario di una società che si occupa di social media ma anche di produzione di hardware di consumo come gli occhiali in realtà aumentata.
Vi è mai capitato di ricevere una notifica su Facebook in cui vi avvertono di essere presenti in foto o video in cui non siete ancora stati taggati? Ebbene, questo accade perché il popolare social network fa uso del riconoscimento facciale, ossia una sorta d’intelligenza artificiale che, in base a paremetri biometrici, individua l’identità di una persona scandagliando più immagini che la ritraggono.
La compagnia di Mark Zuckerberg ha deciso che non solo non farà più uso di questa tecnologia ma cancelleranno allo stesso tempo anche l’enorme archivio di volti registrati nel suo database (si parla di circa 1.7 miliardi di persone).
“Continuiamo a ritenere la tecnologia del riconoscimento facciale un valido strumento ma ci sono molte preoccupazioni sul ruolo di questa tecnologia nella società. Le autorità di regolamentazione stanno ancora lavorando per fornire una serie chiara di norme che ne disciplinino l’uso” – ha detto Jerome Pesenti, vicepresidente della divisione che si occupa di intelligenza artificiale.
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Il riconoscimento facciale potrebbe essere utilizzato solo come sistema di doppia verifica in caso di difficoltà nelle modalità di accesso o di account bloccato.
In Europa questo sistema era stato già ampiamente ridimensionato. Dal 2018, infatti, è obbligatorio che sia l’utente a dare esplicito consenso al proprio riconoscimento.