La situazione riguardo ai bancomat sta cambiando profondamente da qualche anno. E non tutti i mutamenti sono positivi per le nostre tasche.
Bancomat, le autorità centrali e di controllo intendono rendere le cose più difficili per quanto riguarda la circolazione di denaro liquido. E questo al preciso scopo di debellare in maniera forte l’evasione fiscale ed i pagamenti in nero, che sono un qualcosa di ancora largamente diffuso.
Per cui non resta che dovere intraprendere misure drastiche. La Banca Centrale Europea stessa ha favorito le politiche che hanno portato alla sparizione di circa quattromila sportelli automatici tra Bancomat e di altro tipo. Una cosa che si è riscontrata tra il 2013 ed il 2018.
Come se non bastasse, i costi legati agli stessi bancomat sono in aumento. Diverse banche, anche qui da noi in Italia, hanno deciso di disinstallare i loro atm, casse automatiche incluse, per favorire i pagamenti con denaro elettronico.
L’Antitrust sta al momento vagliando un piano di revisione dei costi che sembra coinvolgere il pagamento delle commissioni per ciascun prelievo effettuato direttamente alla banca di riferimento. Oltre alla eliminazione della commissione interbancaria.
Bancomat, la situazione aggiornata ad inizio 2022
Questo porterebbe l’utente a pagare diversi importi a seconda della banca a cui si rivolge per il prelievo. Su questo argomento se ne dovrebbe sapere di più ad inizio del 2022.
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Se l’Antitrust dovesse dare il proprio beneplacito, questo vuol dire brutte notizie per le banche medio-piccole, che hanno un numero minore di sportelli impiantati. Con la conseguenza che la gente finirebbe con il rivolgersi quasi esclusivamente agli istituti di credito di grosse dimensioni.
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La speranza però è che tutto questo non finisca con l’avere delle ripercussioni negative proprio sulle tasche della gente, che già ha dovuto affrontare quasi due anni di dure prove ed in alcuni casi anche di privazioni. Colpa della crisi economica che si è abbattuta a livello mondiale a causa della pandemia.