Alcuni stanno mettendo in pratica quella che viene definita come “la truffa del tampone”. Come avviene e cosa si può fare per sventarla.
Truffa del tampone, attenti all’ennesima cosa spiacevole che potrebbe capitare in questo periodo. Nella fattispecie quello di cui stiamo per parlarvi è un tentativo da parte di chi cerca, anche in maniera non conforme alle regole, di ottenere il green pass.
Che come tutti sanno, rappresenta un via libera indispensabile per potere compiere molte delle attività nei luoghi pubblici che era possibile compiere prima della pandemia. Ma nello specifico la truffa del tampone consiste nel conservare lo scontrino di un test svolto in precedenza allo scopo di non dovere spendere altri soldi per le volte successive.
Il riferimento è al test antigenico, che richiede per l’appunto un esborso con tanto di scontrino in farmacia. Per ovviare alla truffa del tampone, i farmacisti siglano il retro dello scontrino.
Questo è un malcostume che alcuni individui che non intendono vaccinarsi, ma che necessitano di una qualche forma di via libera allo scopo di poter lavorare, stanno mostrando. Ripetere ogni due giorni un test al costo medio di 15 euro ogni volta è un qualcosa che già nel breve periodo lascia un certo impatto.
Truffa del tampone, come si svolge
Così c’è chi prova ad aggirare la legge. Conservare lo scontrino fa si che il test venga ripetuto gratuitamente, ingannando la farmacia. Difatti si tratta di un comportamento da ladri che qualcuno, tra i 7 milioni di persone ancora non vaccinate in Italia, mette in atto.
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Per fortuna, come detto, è sufficiente lasciare un contrassegno di qualsiasi tipo, a penna o pennarello, per far si che lo scontrino non possa essere riutilizzato. Intanto sono in aumento i contagi in Italia, in particolar modo a Trieste, dove le manifestazioni di non vaccinati hanno originato un vero e proprio focolaio come non accadeva da mesi.
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Le autorità stanno pensando di attuare delle zone gialle mirate che andranno ad interessare solamente i non vaccinati, che possono potenzialmente nuocere a chi invece ha già ricevuto le dosi dovute per essere protetto.