I gas serra incidono sempre di più sull’ambiente. In particolare, ad influire sull’impatto ambientale sarebbero le grandi opere come le TAV.
Le emissioni di gas serra sono sempre più in aumento ed il motivo di questa costante crescita risiede nella continua costruzione di grandi opere inquinanti e la maggiore tra queste è la TAV.
I treni ad alta velocità comportano la costruzione di diverse gallerie, tunnel e infrastrutture che può durare anni, fattore che comporta diversi rischi sia per l’ambiente che per la salute delle persone.
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Il semplice fatto di vivere vicino ad un cantiere per anni nuoce gravemente alla salute, poiché si andrebbero a respirare per lungo tempo il particolato e le polveri sottili generate dai lavori di cantiere. Bisogna poi considerare che ciò che rende così controversa l’opera della TAV è proprio la trivellazione delle Alpi per creare le gallerie. Nelle rocce delle Alpi sono presenti amianto e uranio, elementi molto rischiosi sia per chi lavora in cantiere e sia per l’ambiente.
Insomma, l’impatto sull’ambiente sarebbe davvero notevole, motivo per cui il progetto TAV ha destato non poche controversie durante questi anni.
TAV: i costi e le manovre da attuare entro il 2030
Lo scopo oggi è quello di minimizzare l’emissione di gas serra, con l’obiettivo di ridurlo del 55% entro il 2030. Il tempo ormai è terminato, l’inquinamento ambientale è un problema che non si può più sottovalutare e tenere da parte, motivo per cui è necessario agire immediatamente e senza mezze misure. Per raggiungere questo obiettivo il primo passo è tagliare le grandi opere, partendo appunto dalla TAV.
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Per costruire i viadotti delle linee ad alta velocità sono necessarie tonnellate di cemento che consumano notevole energia oltre che inquinare. Una tonnellata di cemento infatti produce circa 900 kg di CO2.
Per non parlare poi dei costi della messa in atto del progetto TAV. Nonostante le parole del Presidente del Consiglio, che ha elogiato l’aspetto economico del progetto, evidenziando un grande margine di profitto, l’analisi costi benefici ha rivelato una perdita di oltre 1.83 miliardi di euro per la sola linea Padova/Verona.