Cosa dice la legge in merito a chi, tra inquilino precedente e quello che sta per comprare il suo appartamento, deve sobbarcarsi le spese condominiali.
Spese condominiali, a chi toccano in caso di acquisto recente di un immobile? Ci sono situazioni per le quali chi prende casa all’interno di un condominio si ritrova nella antipatica situazione di dovere fare fronte a dei pagamenti non previsti.
Magari perché, nel mentre che si completasse la transizione, l’assemblea condominiale aveva stabilito con il luogo a procedere di spese extra. Cosa per la quale adesso si pretende dal nuovo inquilino il doverle onorare, al posto di chi c’era prima. Ma queste spese condominiali sono davvero da attribuire al nuovo arrivato?
Ci sono delle regole apposite che hanno il compito di annullare qualsiasi divergenza. A fissarle è il Codice civile, per il quale il subentrante è tenuto a versare le spese condominiali sia dell’anno in corso che di quello precedente.
Spese condominiali, quali sono ed a chi toccano
Il tutto per un massimo di due anni. Dal venticinquesimo mese in poi, se ci sono delle pendenze, bisogna chiedere conto al precedente proprietario. E vanno presi come riferimento non gli anni solari ma quelli di gestione condominiale.
Le spese in questione possono essere di varia natura: ordinarie, come quelli di una manutenzione periodica a riscaldamento, portierato, di pulizia, e quelle straordinarie. Come ad esempio modifiche ad impianti e strutture, quindi il rifacimento di tetto o facciate, la sostituzione della caldaia o l’installazione di un ascensore.
Vige una responsabilità reciproca tra proprietario vecchio e nuovo nel caso delle prime, di manutenzione ed ordinarie. Le spese straordinarie invece devono essere sostenute da chi c’era prima, quando l’assemblea ha deciso i lavori.
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Le regole sono chiare, e le sentenze anche
Queste vanno attribuite al nuovo proprietario soltanto nel caso in cui l’acquisto dell’immobile sia precedente alla delibera condominiale. C’è una precisa legislazione in merito, oltre anche ad alcune sentenze del tribunale chiamato ad esprimersi sulla questione.
Per evitare situazioni antipatiche, nei contratti di cessione degli immobili va per l’appunto indicata l’esistenza di spese condominiali non previste e di decisioni del condominio su interventi da compiere al palazzo.
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E l’amministratore può fornire su richiesta del nuovo inquilino un resoconto di quelle che sono le eventuali spese insolute da parte di chi gli ha venduto l’appartamento.