Schede telefoniche: oggetto da collezione di tutti gli adolescenti degli anni ’90. Le avete conservate? In caso abbiamo ottime notizie per voi, alcune valgono un tesoro
Le schede telefoniche prepagate erano delle sottili superfici di plastica con una banda magnetica che possedevano un credito limitato per poter effettuare chiamate dalle cabine pubbliche.
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Il primo esemplare fu introdotto in Italia dalla SIP nel lontano 1976. Esse furono in parte responsabili del disuso progressivo dei gettoni che non scomparvero a causa dell’introduzione dell’euro come comunemente si pensa. Nel corso degli anni ’90 furono oggetto di un interesse dilagante da parte dei collezionisti, soprattutto di giovane età, che le scambiavano nelle scuole come fossero figurine. Scomparvero dalla circolazione in conseguenza dell’avvento massiccio dei telefoni cellulari. Alcune schede telefoniche oggi potrebbero valere una piccola fortuna. Quali sono le più ricercate?
Schede telefoniche. Oggi possono valere una piccola fortuna: quali sono le più quotate
Così come per le monete in numismatica, una scheda telefonica, per avere valore dal punto di vista collezionistico, deve avere determinate caratteristiche. Non solo dovrebbe risalire a una datazione lontana nel tempo, è importante che abbia una tiratura bassa (ossia ne siano stati prodotti pochi pezzi), essere in ottime condizioni (o, per dirla in maniera tecnica, essere un fior di stampa) e, possibilmente, nuova, cioè mantenendo integro il talloncino staccabile.
Le prime schede telefoniche italiane riproducevano su una delle facce solamente notizie in breve sui servizi SIP. Queste telefoniche della Sida uscite tra il 1977 e il 1981 possono valere fino a 10mila euro. Solo in un secondo momento vennero usate per commemorare eventi, pubblicizzare aziende o servire per sensibilizzare su argomenti importanti. Questa è la classificazione più veritiera:
- Ordinarie, schede telefoniche Telecom (o Sip) dall’ampia tiratura e caratterizzate dalla pubblicità dei servizi della compagnia.
- Pubblicitarie, commissionate da aziende esterne a scopo commerciale.
- Tematiche, dedicate a temi specifici (artistici e culturali, normalmente).
- Speciali, emesse in occasione d’eventi speciali e dalla tiratura limitata.
Le schede “turistiche” raffiguravano, per esempio, le bellezze architettoniche e artistiche ddel nostro paese (prodotte dalla Technicard System). Se avete conservato quella raffigurante la Torre di Pisa, abbiamo buone notizie. Il valore? Con la lira intorno ai 2 milioni, ai giorni nostri è salita a 3mila euro.
Migliaia di euro di valutazione anche per quelle realizzate per la commemorazione del centenario della nascita del cinema, per i Mondiali di Calcio d’Italia ‘90 e le Olimpiadi di Atlanta del 1996.