Pensione di reversibilità è una prestazione economica erogata dall’INPS (Istituto nazionale della previdenza sociale. A partire dal 20 Ottobre 2021 sono cambiate le regole: ecco le novità
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La pensione di reversibilità è una prestazione economica erogata dall’INPS a favore del coniuge o dei familiari superstiti di un pensionato o di un lavoratore contribuente.
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Ve ne sono, quindi, di due tipi. La pensione di reversibilità diretta è derivante dal decesso del titolare già in pensione. Quella indiretta è derivante da un lavoratore non ancora in pensione ma che aveva maturato i requisiti di legge per averne diritto per motivi di vecchiaia o di invalidità, che aveva quindi alle spalle anni di contribuzione.
Pensione di reversibilità: a chi spetta e quali sono le novità
A chi spetta la pensione di reversibilità? In primo luogo ovviamente al coniuge superstite o al convivente legato tramite unione civile.
Non solo. Ne possono essere beneficiari anche i figli minori o affetti da disabilità, che non abbiano compiuto 26 anni d’età. Se non dovessero esserci questi soggetti, possono anche richiederla i genitori del deceduto, i nipoti, i fratelli e sorelle.
Attenzione: può anche averne diritto l’ex coniuge, separato o divorziato, ma che dimostri di essere destinatario di un assegno di mantenimento, a meno che non si sia risposato e purché la pensione di reversibilità abbia avuto inizio in un periodo lavorativo corrispondente allo stesso (o in parte) del matrimonio.
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La pensione di reversibilità non è erogata in automatico ai legittimi beneficiari ma per ottenerla è necessario fare opportuna domanda all’INPS (Istituto nazionale della previdenza sociale).
Grande novità in arrivo in tale ambito: a partire da ieri, 20 ottobre 2021, è stata rilasciata su tutto il territorio nazionale una domanda precompilata per agevolare i cittadini. Ciò segna innanzitutto una importante innovazione digitale, viene snellita e semplificata la procedura, rendendo i meccanismi più efficienti. La documentazione può essere presentata tramite patronato oppure direttamente tramite il servizio presente sul sito dell’Inps, accessibile anche con Spid.