Con la Legge di Bilancio 2022 che sarebbe prossima all’arrivo il Governo avrebbe predisposto una manovra da 23 miliardi di euro: novità su Irpef e Irap.
La Legge di Bilancio per il prossimo anno sarebbe quasi in dirittura di arrivo. Nella giornata di ieri, martedì 19 ottobre, in Consiglio dei Ministri si è discusso del testo e pare che il progetto abbia già linee nette. I dettagli sono da varare, questo è certo, ma in linea di massima si sarebbero già destinati 23 miliardi di euro per attuare diverse misure. Dal taglio del cuneo fiscale, ad una revisione del sistema pensionistico, per poi passare al reddito di cittadinanza. La bozza è stata inoltrata all’Ue che adesso dovrà esaminarla.
Attraverso un comunicato stampa, il Consiglio dei Ministri ha reso note alcune informazioni riguardanti la prossima Legge di Bilancio. La prima importante novità riguarda il cuneo fiscale. Un taglio che dovrebbe consentire di alleggerire il sistema di tassazione.
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In particolar modo, riporta Trend Online, l’alleggerimento dovrebbe riguardare Irap ed Irpef. Così come il taglio dell’IVA dal 22 al 10% su prodotti per l’igiene femminile, come gli assorbenti classificati beni di prima necessità. Rinviate al 2023 sugar e plastic tax. Purtroppo l’ambiente – destinatario maggiore di tali misure- dovrà attendere un altro anno.
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Tornando all’Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) e all’Irap (Imposta regionale sulle attività produttive), bisogna comprendere quali siano i loro limiti sino ad oggi riscontrati. Il primo dovrebbe essere un valore equo, riporta Trend Online, ma così non è. L’Irap, invece, sarebbe eccessivamente onerosa per tutte quelle imprese con consistenti fatturati ma bassi utili.
L’Irpef, stando alle prime indiscrezioni, dovrebbe venire mitigata nella sua aliquota centrale. Questa imposta viaggia a scaglioni con un sistema di calcolo identico per ogni contribuente. Maggiore è il reddito, maggiore sarà il suo valore. Attualmente tra il primo gradino ed il secondo c’è una differenza del 27%, tra il secondo ed il terzo del 38%. Ridurre questo gap potrebbe rappresentare una soluzione, come anche inserire un altro scaglione che si ponga nel mezzo.
Quanto al futuro dell’Irap, invece, le notizie sono meno certe. Stando a quanto riporta Trend Online, non è detto che verrà cancellata, ma non è detto che non possa essere ridotta. Le ipotesi sono ancora tante e le strade ancora tutte aperte. Sicuramente, però, con i fondi stanziati le Imprese potranno tirare un sospiro di sollievo.
Infine, scrivono i colleghi di Trend Online, 1 dei 23 miliardi della Legge di Bilancio dovrebbe essere destinato alle modifiche del Reddito di Cittadinanza, circostanza su cui da tempo si discute.