Bonus verde anche nel 2022: quali sono gli interventi ammessi

Bonus Verde, con ogni probabilità arriverà una proroga al 2022: di cosa si tratta e quali sono le spese ammesse.

Giardino
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Quasi certamente il Bonus Verde sarà prorogato al 2022. All’interno della Legge di Bilancio, quindi, è possibile che verrà confermato un suo rifinanziamento. Ad oggi, però, in assenza di certe conferme la scadenza delle spese è fissato al 31 dicembre 2021. L’ipotesi che comunque se ne potrà usufruire anche il prossimo anno emergerebbe dal Documento Programmatico di Bilancio (DPB) ora al vaglio dell’Ue dopo la trasmissione da parte del Consiglio dei Ministri.

Ma cos’è il bonus verde? Quali spese ricomprende?

Bonus Verde, quasi certa la proroga al 2022: cosa comprende

Pianta
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Il Bonus Verde, riporta Investireoggi, venne introdotto nel 2018 e da quale momento rinnovato ogni anno. Sostanzialmente si tratta di una detrazione pari al 36% per tutti i lavori di manutenzione del verde della propria abitazione, compreso anche quello dei condomini.

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Diversamente da Ecobonus, Sima e similari, per quest’ultimo non è prevista l’opzione di cessione del credito o sconto in fatture, ed il limite massimo di spesa su cui poterne usufruire è fissato a 5mila euro per unità immobiliare. Il credito sarà poi compensato nei dieci anni successivi.

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Per poter accedere all’agevolazioni è necessario che il committente effettui tutti i pagamenti con modalità tracciabili. Si ad assegni, bonifici, carte di credito. Bandito, invece, il contante. Diversamente non verrà riconosciuto il credito.

Rientrano nel cosiddetto bonus verde, come anticipato in premessa, dunque tutte le spese sostenute per ripristinare il proprio giardino, o crearne uno. Oppure tutti gli interventi di rinnovamento. Nello specifico saranno detratte tutte le spese per la realizzazione tecnica nonché per l’acquisto di materiali come piante o altro. Agevolabili anche i lavori di allestimento dei balconi e quelli di progettazione.

Escluse, invece, resteranno le spese di ordinaria manutenzione che non siano connesse all’innovazione o modifica del verde. Ad esempio l’impianto di irrigazione o quei lavori definiti in economia.

Si ricorda come il limite massimo di spesa è fissato il 5mila euro, il che si traduce in una detrazione massima di 1.800 euro per unità immobiliare.

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