Scopriamo quanto guadagna un prete fino a scalare i vertici della Chiesa e ad arrivare a Sua Santità. Questi i conti certificati.
Quanto guadagna un prete? Questa è una di quelle curiosità alle quali non è semplice rispondere così su due piedi. E la domanda può essere espansa anche ad altre figure del Clero.
Come in altri ambiti lavorativi, anche per chi svolge la professione del parroco o che occupa altre figure all’interno dei quadri dirigenziali e non della Chiesa bisogna tenere in considerazione alcuni fattori. Ad esempio l’anzianità, il ruolo ricoperto ed anche la reputazione raggiunta.
Si deve seguire una sorta di punteggio, al quale far corrispondere un valore sempre più crescente per quanto concerne gli emolumenti previsti. Su quanto guadagna un prete sappiamo che esiste una mensilità media di circa 1100 euro.
Il Papa invece prende una cifra simbolica di poco più del doppio: 2500 euro. Almeno era così con Benedetto XVI, ma dopo Ratzinger, Papa Francesco ha rinunciato a percepire qualunque emolumento mensile nonostante Lui abbia libero accesso a dei fondi speciali stanziati nello Ior. Si tratta dell’Istituto di Credito del Vaticano.
Bergoglio ha sempre predicato sobrietà, umiltà e contenimento dei costi, d’altronde. Questi fondi, i quali sono costituiti per la maggior parte da donazioni private, hanno lo scopo primario di foraggiare progetti benefici di vario tipo.
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Poi ci sono altre figure religiose come suore e preti, i quali svolgono delle professioni in piena regola. Su tutte l’insegnamento. Ed i loro guadagni sono regolamentati da un normale contratto nazionale.
Per i vescovi invece la media è di tremila euro al mese, per i cardinali di 5mila, ed a queste entrate possono affiancarsene altre a titolo di donazioni.
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Va detto che Papa Francesco ha stabilito per il taglio degli stipendi di tutte le figure della Chiesa, dai cardinali (-10%) ai segretari (-8%) financo ai preti (-3%) a causa della crisi economica riconducibile alla pandemia.