I monopattini elettrici sono il mezzo di trasporto del momento, ma quanto sono sicuri? Casco, assicurazione e targa molto probabilmente saranno obbligatori.
Sempre più utilizzati sulle strade di città, i monopattini elettrici sono ormai un mezzo di trasporto innovativo e dalla evidente comodità, dal quale non ci si può più separare.
La loro rapida diffusione è stata dovuta alle diverse società di sharing e grazie agli incentivi per la micromobilità elettrica dispensati dallo Stato.
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Tuttavia, questi pratici mezzi di trasporto creano caos per strada provocando non pochi disagi, ma soprattutto non sono soggetti ad alcuna regola nonostante le velocità che possono raggiungere anche i 30/35 km/h.
In questi giorni avverrà la votazione per decidere se inserire una regolamentazione più rigida per i famosi veicoli elettrici del momento. Dal 19 ottobre al 21 ottobre, infatti, la Camera dei Deputati prenderà una decisione in merito. Nello specifico la Commissione IX, comprendente Trasporti, Poste e Telecomunicazione e la Commissione VIII, formate da Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, si incontreranno per votare i 434 emendamenti del DL Infrastrutture.
Nel Decreto Legge Infrastrutture ci sarebbero dei provvedimenti anche inerenti alla regolamentazione dei monopattini elettrici.
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In primis, una delle proposte riguarda l’obbligo assicurativo, trattandosi dei mezzi di trasporto a tutti gli effetti, e non essendoci un garante in caso di sinistro.
L’assenza di una targa, inoltre, impedisce il riconoscimento di un mezzo, anche in caso di furto o incidente, motivo per cui anche l’inserimento della targa verrà messo al voto.
Verrebbe poi la questione del casco. Oggi i caschi sono obbligatori solo sui ciclomotori e facoltativi sui mezzi come le biciclette, nonostante la pericolosità anche di queste ultime. Tuttavia, i monopattini elettrici hanno una velocità base media di 17 km/h sui modelli base, ma ci sono modelli che raggiungono anche i 35 km/h. La velocità sarebbe pari a quella media di un motorino 50 cc, dove il casco è obbligatorio. Si tratterebbe, nel caso, di una svolta vera e propria nell’ambito della sicurezza del mezzo.