Anni passati sui libri che potrebbero essere riscattati del tutto gratuitamente per riuscire ad andare in pensione a 63 anni. Ecco come.
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Quella del riscatto della laurea è una delle novità su cui starebbe lavorando l’Inps di Pasquale Tridico. In questo articolo vi spiegheremo tutti i dettagli di una misura che agevolerebbe non solo chi vuole andare in pensione ma anche i più giovani che vedono la pensione come una chimera.
In questo momento il dibattito è aperto: come fare per riscattare gli anni impiegati nello studio per poter andare in pensione a 63 anni. E il tutto a costo zero per i lavoratori e per l’Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps) guidato da Pasquale Tridico.
Secondo l’Inps questa operazione potrebbe venire a costare tra i 4 e i 5 miliardi ogni anno. Una cifra non da poco che, in questo momento, il nostro Paese non si può permettere.
Questa misura sarebbe tuttavia una vera e propria agevolazione per tutti i quei giovani che hanno passato tanti anni sui libri. Le parole di Pasquale Tridico, infatti, sono esplicative: “Il riscatto della laurea ha due caratteristiche positive – dice – incentiva il giovane e contribuisce all’aumento delle skills in un Paese dove il tasso dei laureati è tra i più bassi dell’Ue. Oltre a pareggiare una sorta di discriminazione che potrebbe denunciare chi resta di più tra i banchi di scuola rispetto all’ingresso mercato nel mercato del lavoro”.
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Riscattare la laurea vuol dire convertire tutti gli anni spesi a studiare in anni di contributi. Durante il periodo di studio, però, il cittadino non versa contributi e questo potrebbe essere il vero problema dell’attuazione di questa misura.
Quindi, come si può fare per riscattare tutti gli anni spesi a studiare? E’ possibile, ma è necessario versare i contributi che, chiaramente, in quegli anni non sono stati versati. Le somme però sono ingenti ed è questo il motivo per il quale l’Inps sta studiando il modo di poterlo fare gratuitamente.