La spesa è un momento a dir poco fondamentale, di qualunque natura essa sia. Ed i consumatori che mettono mano al portafogli sono eterogenei.
Spesa, c’è modo e modo di farla. Alcuni si dedicano a precise marche, altri spendono tenendo in considerazione precise scelte etiche. Ed altri ancora comprano bio. La spesa è una esatta azione che riflette quello che siamo, la nostra mentalità e molto spesso i nostri principi.
E di conseguenza la spesa è un qualcosa che può essere fatto in modi diversi, e che quindi esprime anche quelli che sono profili diversi di consumatore. C’è il tipo prudente, che mette mano al portafogli solamente per soddisfare i propri bisogni.
Quando i viveri scarseggiano, si va al supermercato o al negozio di alimentari di fiducia. Quando qualcosa si può riparare, lo si fa fino a quando non si raggiunge il limite. Ed in generale diffida delle offerte e dei trucchetti impiegati per invogliare le persone a comprare. Questo è espressione di grande pragmatismo.
Spesa, che tipo di consumatore sei?
Altri invece studiano di tutto e di più per fare la loro spesa: le migliori offerte, i volantini di questa o quella catena di supermercati, ed in aggiunta a ciò altri si adoperano per comprare con i buoni e limitare al massimo l’esborso diretto. La spesa è sinonimo di occasione in questo caso. È il classico consumatore da ipermercato ed outlet.
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Ai giorni d’oggi possiamo comprare di tutto e di più anche restando a casa. Basta istruirsi un pò con il web ed il gioco è fatto. Pure la spesa alimentare per la casa si fa a distanza e c’è qualcuno che te la porta.
Altri ancora spendono per seguire le tendenze del momento ed essere “cool”. In particolar modo questo modo di essere un consumatore è tipico di chi è appassionato di moda e di tecnologia. E molte volte queste sono anche le persone che foraggiano le fanbase dei cosiddetti influencer.
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Ce ne sono di tutti i tipi
Poi ci sono coloro che spendono mettendo prima di tutto come obiettivo impattare al minimo contro l’ambiente. Sono essenzialmente quelli che comprano bio, per quanto riguarda l’ambito alimentare.
E ci sono altre categorie di consumatori, come i collezionisti, che tendono ad acquistare in particolar modo oggetti provenienti dal passato. O i maniaci compulsivi, che fanno propri oggetti che ai fini pratici non hanno alcuna utilità.
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L’importante è spendere, non importa come. Perché è l’idea dell’acquisto a comportare benessere, più che la fruizione dell’oggetto stesso.