I Comuni, attraverso i fondi stanziati dal DL sostegni bis, potranno finanziare le famiglie in difficoltà ed erogare loro il cosiddetto bonus spesa 2021.
Attraverso il Dl Sostegni Bis, i Comuni hanno ricevuto i fondi per finanziare programmi di “solidarietà alimentare” che consentiranno alle autorità locali di sovvenzionare le famiglie in difficoltà. Come? Attraverso il bonus spesa 2021 che potrebbe arrivare nel suo massimo a valere 600 euro. Ma come funziona e chi può richiederlo?
In base al Comune di appartenenza cambiano i criteri di assegnazione e la data ultima per presentare richiesta. Essendo fondi gestiti dalle autorità locali, vi saranno – quindi- diversi elementi da attenzionare.
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Il plafond messo a disposizione dal Governo è di mezzo milione di euro. Una cifra importante che potrebbe fornire una gran mano di aiuto alle famiglie in difficoltà. Stando a quanto riportato dalla redazione di Trend Online, a determinare l’assegnazione due criteri: la densità abitativa del Comune e la differenza tra il reddito pro capite a livello nazionale e quello comunale.
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Spetterà alle varie realtà pubblicare i bandi per l’assegnazione, nonché determinare i requisiti ed a quanto ammonterò il bonus. In linea di massima, però, varrà per tutti l’ISEE del richiedente che determinerà la possibilità o meno di avervi accesso. Il buono, inoltre, potrà essere speso solo per acquistare beni di prima necessità.
Il Comune di Torino, per esempio, ha già previsto tutto. Il termine di scadenza per avanzare domanda è fissato al 26 ottobre. L’istanza potrà essere presentata in via telematica e requisito fondamentale è che il nucleo familiare abbia subito un peggioramento della propria condizione economica a seguito della pandemia.
Anche il Comune di Aosta ha progettato un’apposita piattaforma per attivare la richiesta del bonus, ed il termine è stato fissato al 30 novembre. In questo caso, il requisito fondamentale è l’ISEE che non dovrà superare un determinato limite.
La città di Siena ha previsto la scadenza al 27 settembre, quindi al momento risulta già scaduta. In questo caso l’ISEE doveva essere non superiore a 18mila euro. In caso contrario, la richiesta era sempre possibile avanzarla ma producendo una certificazione rilasciata dai Servizi Sociali che attesta lo stato di necessità.